LIVE MN - Ambrosini: "Ringrazio tutti per 18 anni meravigliosi, vado via con un po' di amarezza ma senza rabbia. Montolivo ha tutto per fare il capitano del Milan"

LIVE MN - Ambrosini: "Ringrazio tutti per 18 anni meravigliosi, vado via con un po' di amarezza ma senza rabbia. Montolivo ha tutto per fare il capitano del Milan"MilanNews.it
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venerdì 14 giugno 2013, 13:31Primo Piano
di Enrico Ferrazzi
fonte Inviato a San Siro

- Finisce qui la conferenza stampa di Massimo Ambrosini con un bell'applauso di tutti i giornalisti presenti.

- Presente nella sala delle conferenza di San Siro anche Antonio Nocerino, che ha voluto assistere alla conferenza di addio di Ambrosini.

Su El Shaarawy: "Il mercato propone occasioni che poi magari in futuro non ci saranno più. In questo momento non voglio dare giudizi".

Sull'addio al Milan: "Il mio attaccamento per questa maglia è molto forte, non vado via con rabbia. Ripeto: 18 anni sono tanti, nell'ultimo periodo il Milan è cambiato e le personalità che sono entrate nello spogliatoio sono diverse da quelle del passato. Gli ultimi arrivati hanno capito cos'è il Milan e penso che il peggio per il Milan è passato ed è in buone mani".

Su Berlusconi: "Non l'ho ancora sentito, ma lo chiamerò nei prossimi giorni. Andrò anche in sede per salutare tutti".

Sul Milan: "Non so cosa farò da qui in avanti, ma sarà sempre una squadra che deve puntare ai primi posti. Spero che la società abbia una programmazione per restare ai vertici e sono certo che ce l'ha".

Ancora sul futuro: "Da quando è stata annunciata questa decisione, mi sono fermato per riordinare le idee. Mi sento di poter dare tanto ancora a questo sport".

Sul nuovo capitano: "Non deve essere una cosa automatica in base all'anzianità. E' una decisione che deve essere condivisa da squadra e società. Montolivo ha tutto per fare il capitano del Milan e lo ha dimostrato quest'anno, ma se la fascia fosse passata sul braccio di Abbiati o Bonera, il Milan sarebbe stato in buone mani. L'importante è che sia una decisione condivisa da tutti".

Su Allegri: "Se l'allenatore avesse avuto la volontà di trattenermi, magari avrebbe provato a convincere la società. Penso sia stata una decisione condivisa da società e mister, ma la capisco. Allegri è arrivato in un periodo del Milan in cui ha dovuto prendere tante decisioni difficili, come per esempio lo scorso anno. Non era in una posizione facile. Cosa sarebbe successo se fosse cambiato l'allenatore? Non lo so..."

Sulla stagione del Milan: "Questa stagione è stata miracolosa. Qualche merito ce l'ho anch'io, in una stagione così non è stato facile stare tranquilli nei momenti più difficili. Arrivare terzi è un risultato incredibile".

Ancora sulla decisione della società: "Non è stata una scelta indolore, ne sono certo, ma avevo capito cosa sarebbe successo. La questione dell'allenatore ha allungato tutta la vicenda".

Sugli allenatori: "Ancelotti è il tecnico a cui devo di più. In un periodo difficile per la mia carriera in cui non stavo bene, mi ha chiamato una sera e mi ha detto di recuperare con calma che avremmo vinto la Champions e così è stato (2003)".

Sul rinnovo a Zanetti: "Sono vicende che riguardano un'altra società, io ho già spiegato il mio pensiero sulla decisione del Milan".

Sui momenti più belli e brutti: "Istanbul è una partita che tutti vorrebbero rigiocare, mentre la prima coppa alzata da capitano, cioè la Supercoppa Europea contro il Siviglia, non si può dimenticare mai".

Sui tifosi: "Ho fatto tanto per questa società e ho anche ricevuto molto. Io partite di addio non ne faccio, certe situazioni vanno, secondo me, fatte e vissute al momento. I tanti messaggi che mi stanno arrivando mi gratificano".

Sul futuro: "Ora dovrò prendere nuove decisioni: prima dovevo decidere se accettare il rinnovo, ora invece dovrò valutare le offerte che mi arriveranno. Fiorentina? E' una grandissima società, allenata da un grande allenatore e con un grande progetto. Se si facessero avanti, sentirei la loro proposta".

Su un futuro di nuovo al Milan: "Non lo so e penso che neanche il Milan può saperlo. Io avevo comunque capito un po' quali erano le intenzioni della società. Ho sempre accettato e rispettato la politica societaria, ma avevo capito qualcosa. Avrei voluto andare a salutare i tifosi, ma visto che non mi era stato comunicato ancora niente ho preferito non andare".

Sulla decisione della società: "Non tocca a me dire se è giusta o sbagliata, non è una cosa scandalosa visto che ho 36 anni. Mi avrebbe fatto piacere magari se mi fosse stata comunicata con maggiore attenzione, però io sono qui, ripeto, per ringraziare e salutare tutte le persone che mi hanno permesso di essere un giocatore del Milan, a loro va il mio ultimo pensiero".

- Inizia la conferenza: "Il motivo per cui siamo qui lo sapete tutti: volevo ringraziare tutti, sono emozionato perché non è facile. Ho aspettato qualche giorno prima di parlare per smaltire un po' di amarezza. Voglio ringraziare tutti a partire dal presidente e da Galliani per 18 anni bellissimi, fino ad arrivare a quelli che non si vedono come tutti coloro che lavorano a Milanello. E poi naturalmente tutti i miei compagni di squadra che sono la cosa più bella di tutti questi anni. Non ho Facebook e Twitter, ma so di tutto l'affetto dei tifosi rossoneri e li ringrazio. Il Milan mi ha permesso di giocare in stadi meravigliosi, di avere compagni di squadra magnifici ed essere capitano di una grande squadra come il Milan. Io mi sento ancora un giocatore, gli attestati di stima che sto ricevendo me lo stanno facendo capire ancora di più e quindi continuerò a fare il calciatore".

Amici di Milannews.it, benvenuti allo stadio di San Siro dove alle 13 Massimo Ambrosini parlerà alla stampa dopo la fine della sua avventura da giocatore del Milan. La società rossonera ha infatti deciso di non rinnovare il suo contratto in scadenza e così, dopo 18 anni, le strade del centrocampista pesarese e quelle del club di via Turati si dividono. Restate quindi con noi per non perdere nemmeno una dichiarazione di Massimo Ambrosini.

- Con la maglia del Milan sulle spalle, il grande Ambro ha collezionato 489 presenze con 36 gol all’attivo ed ha vinto 4 scudetti, 1 TIM Cup, 2 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e 1 Mondiale per Club.

- Dei suoi 36 gol realizzati, alcuni meritano una menzione particolare:
- 2 Maggio 1999: Milan-Sampdoria 3-2, gran gol da fuori area che sblocca la partita. Da un suo calcio d'angolo nasce l'azione del gol del 3-2 di Ganz.
- 23 Dicembre 2001: Milan-Hellas Verona 2-1, gol dopo un periodo difficile dovuto a un infortunio.
- 29 Febbraio 2004: Lazio-Milan 0-1, vittoria decisiva per lo scudetto.
- 4 Maggio 2005: PSV Eindhoven-Milan 3-1, Ambro segna di testa il gol qualificazione.

- Ambrosini ha ereditato con grande orgoglio la fascia nell’estate del 2009, indossandola per quattro anni e diventando simbolo e icona rossonera.