In cerca dei nuovi Baresi e Maldini, il Milan visiona Bocchetti
L'operazione "restyling" del Milan è in pieno svolgimento. La spedizione carioca di Braida ha portato molti nomi da scandagliare e valutare con attenzione. Hernanes, Maldonado, Neymar e Obina sono solo alcuni degli "annotati": l'elenco è molto più fitto di cognomi più o meno articolati. Se è vero che il Milan sonda il mercato in maniera certosina, va precisato che non solo il ritmo di samba e l'allegoria verdeoro attirano le attenzioni di via Turati. La supervisione degli emissari rossoneri studia in maniera molto decisa anche il campionato italiano. In patria, Galliani e co. sembrano cercare baluardi difensivi. Thiago Silva ha conquistato tutti, rendendosi a dir poco indispensabile, mentre il ritorno del "gladiatore" Nesta, ha dato stabilità ad un reparto che ad oggi sarebbe quasi esente da interventi. Sarebbe, appunto.
Il condizionale è d'obbligo in quanto al Milan servono laterali freschi (oltre al già idolo Abate) e, dati anagrafici alla mano, anche la zona centrale dovrà essere ringiovanita. Nesta si avvicina alle 34 primavere, Kaladze (quasi 32) non convince più, Favalli (35) è a fine carriera: quindi è più che doveroso iniziare a valutare ogni varia ed eventuale. Muoversi con anticipo può risultare determinante per due motivi: bruciare la concorrenza e quindi contenere il prezzo; dar modo al giovane talento di crescere insieme a dei campioni, dai quali imparare per poi prenderne il posto. A tal proposito la dirigenza rossonera starebbe tenendo sotto stretta osservazione Salvatore Bocchetti (23enne difensore del Genoa). Convinti di aver trovato in T.Silva il "nuovo" Baresi (sua maestà mi perdoni), i vertici del Milan stanno cercando un "erede" di Nesta, in modo da guarnire la difesa per il prossimo decennio. Da qui l'idea di ingaggiare un quasi coetaneo del brasiliano Thiago, per garantire longevità al reparto, in attesa di Darmian e Albertazzi. Salvatore Bocchetti è un gioiellino che da tempo Galliani e co. osservano nella "vetrina" rossoblu. I rapporti tra i vertici del grifo e quelli del diavolo sono ottimi, ma potrebbe non bastare per abbassare le pretese dell'astuto mercante Preziosi.

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