Milan, servono i gol. Menez con Torres, prende quota l'ipotesi 4-2-3-1

Milan, servono i gol. Menez con Torres, prende quota l'ipotesi 4-2-3-1MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
sabato 1 novembre 2014, 10:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

La squalifica di Sulley Muntari e lo stop di Jack Bonaventura (per lui riposo forzato dopo il trauma cranico - fortunatamente riassorbito - rimediato a Cagliari), potrebbero spingere Filippo Inzaghi a cambiare modulo. Il tecnico rossonero, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, potrebbe rispolverare il 4-2-3-1, accotonato nelle ultime settimane in favore del più collaudato 4-3-3. Tutto dipenderà dalle scelte di formazione dell’allenatore e dalla voglia di schierare più uomini d’attacco contemporaneamente.

MENEZ GIOCA - A cominciare da Jeremy Menez, che, aldilà dell’assetto, dovrebbe partire dal primo minuto, dopo la panchina di Cagliari. Il francese potrebbe agire ancora da "falso nove" nel tridente (con Fernando Torres inizialmente fuori dall’undici titolare) o da trequartista alle spagne della punta qualora Pippo, come detto, decidesse di (ri)adottare il 4-2-3-1, sempre con Stephan El Shaarawy e Keisuke Honda (che potrebbe, però, anche riposare) sugli esterni. In mezzo al campo, scrive la rosea, l’unico certo di un posto è Nigel De Jong. Con il 4-3-3, spazio ad Andrea Poli e Marco Van Ginkel, mentre con il doppio mediano potrebbe giocare Michael Essien (o lo stesso Van Ginkel), sempre al fianco dell’insostituibile olandese.

IL PAZZO - Tutto, dunque, dipenderà dall’idea di gioco, tenendo conto anche delle indicazioni (o meglio, delle precise richieste) del presidente Silvio Berlusconi, che spera di vedere un Milan più incisivo e presente in area avversaria. Ecco perché Inzaghi potrebbe optare proprio per il 4-2-3-1, confermando così Torres (quindi un attaccante di ruolo) senza tuttavia rinunciare a Menez ed El Shaarawy. E Pazzini? L’undici rossonero freme, aspettando il suo momento. Potrebbe arrivare già contro il Palermo. Chissà, magari dall’inizio.