ESCLUSIVA MN - Romagnoli: "Pronti per il rush finale. La prima squadra? Un sogno"

ESCLUSIVA MN - Romagnoli: "Pronti per il rush finale. La prima squadra? Un sogno"
giovedì 8 aprile 2010, 12:30Esclusive MN
di Antonio Vitiello

Tre convocazioni consecutive con la prima squadra non si ottengono per caso. Simone Romagnoli, difensore del Milan Primavera, si racconta ai microfoni di MilanNews.it con grande maturità. Iscritto alla facoltà di filosofia, compirà vent’anni il prossimo 2 settembre. Il centrale rossonero è già un leader carismatico, sia in campo che nella vita.

Ciao Simone, prima di tutto come stai, ti senti pronto per questo finale di stagione molto interessante?
“Mi sento pronto, giocheremo molte partite importanti a partire da sabato con l’Albinoleffe, poi la finale di Coppa Italia poi tutto il rush finale in campionato”.

Tu sei anche il capitano della Primavera, senti qualche responsabilità in più?
“Si, le responsabilità si sentono, è anche un ruolo importante che cerco di svolgere al meglio. Per la carica che ricopro le responsabilità sono sicuramente maggiori”.

Come valuti il pareggio contro il Palermo nella finale di andata di Coppa Italia?
“Come risultato è molto buono, perché possiamo giocarci tutto al ritorno. La partita è stata difficile, così come ci aspettavamo, contro una squadra molto forte. Però sono convinto che se giochiamo come sappiamo fare, soprattutto con i nostri fraseggi in fase offensiva possiamo metterli molto in difficoltà. Così come in tutto il campionato, in cui abbiamo espresso un bel gioco, a parte poche eccezioni. Ma come continuità siamo stati all’altezza”.

Invece a San Siro dovrebbero esserci molti sostenitori, sarà emozionante…
“Sarà molto emozionante. Speriamo di vedere tanti tifosi allo stadio. Già a Palermo c’erano tantissimi. E’ molto stimolante giocare con un bel pubblico, poi a San Siro saranno tutti dalla nostra parte, sarà uno stimolo ulteriore”.

Ci saranno molti amici
“Sicuramente, ne ho invitati molti e penso anche i miei compagni di squadra”.

Avete la possibilità di alzare la Coppa Italia dopo tanti anni, psicologicamente influisce?
“Sappiamo che questo trofeo è molto importante anche per la società perché non lo vince da 25 anni, questo è un ulteriore motivo per vincerlo. La società ci tiene molto. Ma al di là di tutto siamo ben concentrati e sappiamo bene come fare per tentare di vincerlo”.



In campionato le cose vanno bene, anche se l’Inter proprio nell’ultima partita vi ha superati in classifica
“L’Inter ci ha superato nell’ultimo turno vincendo 2-1, comunque l’importante è arrivare tra le prime due perché questo ci permetta poi di affrontare al meglio gli ottavi. Poi se arriviamo al primo posto tanto meglio. Sappiamo bene che dobbiamo affrontare ogni partita come una finale. L’ultima partita col Chievo è stata un po’ strana. Io ero stato convocato con la prima squadra ma ho saputo che la gara era sotto controllo poi è sfuggito per un paio di episodi sfavorevoli. Comunque la prestazione non è stata da buttare”.

Mister Stroppa sta svolgendo un ottimo lavoro
“Siamo tutti contenti. Il mister è molto bravo, soprattutto sa coinvolgere il gruppo. Ha il modo giusto di trasmettere le sue idee”.

Quest’anno avete trovato più concretezza in attacco grazie ai gol di Zigoni, è un valore aggiunto
“La società ha fatto degli investimenti importanti soprattutto in attacco comprando Beretta e Zigoni. Entrambi stanno facendo bene. Purtroppo Beretta ha avuto alcuni infortuni, ma quando è entrato ha sempre fatto bene. Per Zigoni parlano i numeri. Ha fatto tantissimi gol, ma anche per il gioco è sempre un punto di riferimento”.

Anche tu hai un buon feeling con il gol
“Quest’anno ho fatto due gol, spero di incrementare. Soprattutto spero che siano utili alla squadra”.

Parliamo della prima squadra, che effetto fa essere convocato più volte da mister Leonardo?
“Una bellissima esperienza. Mi ha convocato per tre volte di fila. Sono molto contento, una bella emozione. Cercando di farsi trovare sempre pronti al momento giusto. Perché poi il nostro obiettivo in questo momento è sfruttare il momento giusto”.

Speravi di giocare?
“In particolare quando si entra in stadi così come San Siro, la voglia di giocare è tantissima, poi le scelte sono sempre dell’allenatore. Prendere male le scelte è una cosa che secondo me fa vivere male anche il giocatore. Quindi la cosa importante è cogliere con animo sereno ogni minima occasione”.

Un’ultima domanda, per il futuro dove ti vedi?
“Per il futuro non ho ancora parlato con la società, ne parleremo a fine stagione. Penso di andare fuori a giocare l’anno prossimo. Il mio obiettivo è di andare a fare un campionato importante con una buona squadra”.