Milan, tra addii ed arrivi

Un doppio addio, sempre che il mercato estivo non regali altre brutte notizie. Si sono definitivamente spenti al Marassi i sogni scudetto dei milanisti che oltre al tricolore si preparano a dire addio anche al tecnico: entrambi i destini sono segnati. La squadra di Leonardo nell'ultimo mese ha vinto soltanto una volta, a Cagliari: su sei partite ha totalizzato una vittoria, tre pareggi e ben due sconfitte, un andamento lento che dalle possibilità di arrivare soli in vetta, vedi Milan-Napoli, ha portato i rossoneri a guardarsi dietro in classifica a chi arriva con il turbo dal quarto posto. Il momento è negativo e da Milanello all'orizzonte non si vedono raggi di sole ma solo nubi, e non quelle passeggere di un vulcano, con il rischio, concreto, che la squadra finisca la stagione come lo aveva iniziata, e cioè male, se non peggio. Basti pensare che nelle prime sei di campionato il Milan, che allora si trovava all'Inferno, aveva fatto tre punti in più rispetto alle ultime sei gare giocate. Morale: Ambrosini e compagni così rischiano di buttare via quanto di buono fatto finora e forse oggi la stagione non ha più le sembianze del miracolo sportivo.

Sembrano non esserci più dubbi invece sul futuro di Leonardo, come fatto intuire da Galliani: le prossime quattro con ogni probabilità saranno le ultime partite da tecnico del Milan prima di volare in Brasile. Per l'annuncio bisognerà aspettare un mese ma poco cambia: i tifosi dovranno dire addio anche a lui. Il futuro potrebbe chiamarsi Mauro Tassotti, per un 'Milan ai milanisti'. Ma attenzione alle piste alternative Lippi e Spalletti: Galliani aveva pensato a loro quando, in tempi diversi, Ancelotti sembrava in partenza. L'attuale tecnico della Nazionale sembra aver rinunciato al ritorno alla Juve, mentre si sussurra che l'ex allenatore della Roma non sia entusiasta dell'esperienza all'estero con lo Zenit. Le prossime settimane saranno decisive: con il nome del tecnico si capirà molto anche del Milan che sarà.