Paloschi insegna: il Milan sceglie il prestito secco per i suoi Primavera

Paloschi insegna: il Milan sceglie il prestito secco per i suoi PrimaveraMilanNews.it
© foto di Veronica Giugne
lunedì 21 giugno 2010, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Addio alla comproprietà? La dirigenza rossonera sembra aver imparato dall'esperienza, volenterosa a non perdere i suoi giovani gioielli od imbastire trattative sanguinose ed evitabili. Esempi illustri, in tal senso, si sprecano: da Marco Borriello, ceduto in comproprietà nel 2007 al Genoa (poi riscattato con una cifra importante dal Milan), passando per Ignazio Abate (in compartecipazione al Torino) e concludendo con Alberto Paloschi, ancora bloccato dalla morsa del Parma di Ghirardi, volenteroso di monetizzare al massimo dalla buona intuizione dell'agosto 2008, quando acquistò una metà dell'attaccante bresciano dal Diavolo. Quest'estate, con tutta probabilità, si assisterà ad una forte ondata migratoria dalla Primavera milanista, in modo da permettere ai tanti giovani calciatori di emergere nei vari campionati professionistici. Tra i rossoneri destinati alla partenza, dopo il grande campionato disputato alla guida di Giovanni Stroppa, si possono elencare svariati nomi illustri: Michelangelo Albertazzi (19), Antonio Donnarumma (19), Simone Romagnoli (20), Andrea Schenetti (19) e Gianmarco Zigoni (19).

Il Milan, tuttavia, non sembra voler cedere in comproprietà i suoi giovani prospetti, andando ad intavolare trattative di prestito secco, con nessun diritto di riscatto da parte delle società interessate. Per Albertazzi, per cui fino a poche settimane fà sembravano potersi aprire le porte della prima squadra, pare essersi fatto avanti il Bologna; il portiere Donnarumma dovrebbe essere destinato ad una squadra di B, con forte interesse da parte del neo promosso Varese; Schenetti è stato accostato alla Ternana e, infine, Zigoni pare abbia diverse offerte, tra cui quelle del Chievo e dal Brescia. Mentre la dirigenza rossonera tenta di risolvere al meglio la comproprietà di Astori, in compartecipazione con il Cagliari di Cellino, sembra dunque profilarsi un futuro più sereno per i giovani rossoneri, senza estenuanti trattative per riportare alla base giocatori che, di fatto, erano già di proprietà del Diavolo.