Un giapponese nel motore: Milan su Honda

Un giapponese nel motore: Milan su HondaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 2 luglio 2010, 08:30Primo Piano
di Antonio Vitiello
fonte di Carlo Laudisa - Gazzetta dello Sport

Honda per il Milan. Il giapponese di maggior talento è da ieri nel mirino del club rossonero. Sì, l’attaccante con il caschetto biondo rivelatosi in Champions League con il Cska Mosca e che ora s’è confermato in Sud Africa con la sua Nazionale, trascinandola sino agli ottavi. In queste ore il club rossonero ha preso contatto con i suoi rappresentanti che contano d’avere il via libera dalla società moscovita. Se l’operazione dovesse andare in porto sarebbe il primo caso di un giapponese con la maglia rossonera. Un evento dalle chiare ricadute anche sul piano dell’immagine e del marketing. Sinora in Italia ci sono stati i casi di Miura (Genoa), Nakata (Perugia e Roma) e ora Morimoto (Catania). Ma è facile prevedere che un Honda di casa a San Siro avrebbe un richiamo mediatico fuori dalla norma. Con il coinvolgimento di sponsor e investitoti nipponici. L’ascesa Keisuke Honda, 24 anni appena compiuti, è nato a Settsu, prefettura di Osaka e nel suo Paese s’è imposto tra le fila del Nagoya. Quindi approda in Europa nel gennaio 2008: va in Olanda al Venlo e lì si fa notare con ben 24 reti in 62 partite.

Segue così il passaggio al Cska Mosca, con cui si mette in luce nella massima competizione europea per club. E’ subito decisivo contro il Siviglia e simette in luce anche contro l’Inter. La curiosità è che nella formazione russa gioca a ridosso delle punte. Invece in Nazionale viene utilizzato prevalentemente da attaccante centrale. Ciò testimonia la sua duttilità tattica oltre che le evidenti doti tecniche. Stella mondiale Al Mondiale ha segnato il gol decisivo al debutto del Giappone contro il Camerun. Si ripete contro la Danimarca, segnando un gol e regalando un assist portando così la squadra agli ottavi di finale, dove poi verrà eliminata ai rigori dal Paraguay. E anche contro i sudamericani Honda fa il suo dovere dal dischetto. La curiosità è che l’operazione-Honda può nascere perché Nelson Dida, a fine-contratto. libera una posizione da extracomunitario per la società rossonera. Ed è chiaro che al Milan siamo solo all’inizio di un vero e proprio ricambio generazionale.