Milan, raduno e verità

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lunedì 19 luglio 2010, 00:01Editoriale
di Andrea Distaso
Dal 2007 speaker e redattore presso l'emittente radiofonica Radio Milan Inter. Telecronista dei campionati di serie A e B per Infront e di calcio internazionale per Eurosport.

Finalmente si parte. Martedì è il grande giorno del nuovo Milan di Massimiliano Allegri, pronto a radunarsi a Milanello in un'atmosfera di contorno surreale come non mai. Sarà il 24° ritrovo dell'era Berlusconi, per dirla alla Galliani, sarà soprattutto quello che segnerà il ritorno del patron a tre anni di distanza dall'ultima apparizione per l'occasione. E, di conseguenza, sarà il momento delle scelte, di una linea programmatica che fungerà da riferimento per le stagioni a seguire e che, come tale, merita di essere annunciata finalmente in modo chiaro e trasparente.
Sia ben chiaro, ancora non è dato sapere se il proprietario del club si presenterà davanti alla stampa per dare il benvenuto all'edizione 2010/11 della sua creatura e se avrà voglia di illustrare urbi et orbi la strategia con la quale il popolo milanista dovrà convivere, nella speranza che si riveli anche stavolta quella giusta per dare il la ad un nuovo ciclo di successi.
Sentire dire, ad esempio, che anche il prossimo campionato vedrà tra i suoi protagonisti Ronaldo de Assis Moreira (ai più noto col nome di Ronaldinho) dalla viva voce di Silvio Berlusconi rappresenterebbe il primo punto fermo per una squadra che si troverà anche quest'anno ad affrontare un calciomercato al risparmio e presumibilmente un'altra serie A ed un'altra Champions non da protagonisti assoluti.
Ma ciò che maggiormente conta è che assumerebbe tutt'altro peso specifico l'assunzione di responsabilità sulle decisioni future della società da parte dell'azionista di maggioranza, all'interno di un periodo storico avaro di soddisfazioni sportive e caratterizzato in particolare dalla volontà di privilegiare la sanità delle casse rossonere.

Martedì potremmo avere tutti quanti la conferma o meno sulle indiscrezioni che vedono il Milan già proiettato mentalmente al 30 giugno 2011, giorno in cui scadranno moltissimi dei contratti più onerosi che, a quanto pare, hanno condizionato e condizionano tuttora tutte le mosse dell'establishment di via Turati.
Il tutto avviene in un contesto in cui il tifoso del Milan, dopo decenni di fiducia incondizionata, ha deciso per la prima volta di contestare apertamente la linea gestionale adottata nell'ultimo quinquennio. Un malessere manifestato a più riprese nel corso dell'ultima stagione e, prima ancora, nella torrida estate del 2009 che ha segnato una svolta epocale con la prima cessione volontaria di una stella conclamata come Kakà, avvenuta esclusivamente per mere ragioni finanziarie.
E allora buona fortuna, caro vecchio Milan! Ne avrai bisogno anche quest'anno...