Pato o son desto?

Pato o son desto?MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 26 luglio 2010, 16:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Alexandre Pato lo aveva detto: "Punto su di me", parole che trovano conferma dopo la prima uscita stagionale rossonera. Un Milan pesante, sconfitto dal Varese neopromosso, ha potuto comunque ammirare il suo talentino brasiliano. Il "Papero", nonostante le dormite in difesa e, soprattutto, la condizione non eccellente di tanti suoi compagni, è riuscito ad impensierire la difesa avversaria senza problemi, inserendosi come una spina nel fianco all'interno della retroguardia biancorossa. La giovane età, unita alla grande voglia di dimostrare il suo assoluto valore, può e deve fare miracoli, nonostante pochi giorni di preparazione sulle gambe: Pato, come dichiarato alla Gazzetta dello Sport, si sente un giocatore vero, nel pieno della maturazione fisica, pronto a divenire il faro e guida del Milan di Allegri. L'undici del tecnico toscano, contro la formazione di Sannino, ha dimostrato alcune lacune evidenti, purtroppo non imputabili soltanto alla scarsa condizione fisica: il solo Pato, purtroppo, non può edificare palazzine sull'acqua e il risultato, nonostante una prova non certo da cestinare, lo dimostra ampiamente.

C'è tanto tempo per lavorare serenamente ed affinare le tattiche di questa squadra, in modo da presentarsi in piena forma per l'esordio in Campionato a fine agosto: tuttavia, come dichiarato da Allegri, il Milan necessita come il pane di un nuovo rinforzo sulla linea mediana del campo. Il centrocampo rossonero è statico ormai da un decennio: serve un calciatore che porti freschezza, tecnica ed inserimenti, facendo rifiatare giocatori, sì importantissimi, ma decisamente in là con gli anni. L'attacco, in definitiva, può stare tranquillo con la presenza di Alexandre Pato (magari tentando un colpo bosniaco in entrata, in caso di cessione di Huntelaar), ma il reparto centrale deve essere rinforzato. Il "Papero" è il punto di partenza di questo Diavolo di guida toscana, servirà però che i compagni di squadra siano in grado di seguirlo, magari fino ai traguardi che il giovane brasiliano ha sempre sostenuto di voler raggiungere...