"The Ghetto Kid" & "Mad Dog": il nuovo che avanza

"Servirebbe un centrocampista in più. Visto che a centrocampo giochiamo a 3 sarebbe meglio averne 6, serve un giocatore che possa giocare da interno, un innesto dinamico". Con queste parole, pronunciate alla vigilia dell'Emirates Cup, Massimiliano Allegri ha dato vita al toto centrocampista che, per qualche giorno, ha tenuto banco sulle pagine dei principali giornali sportivi. Da Poli a Lazzari, passando per Ben Arfa e van der Vaart: l'investigazione frenetica, tuttavia, si è arrestata brevemente: il centrocampista, voluto e cercato dal tecnico toscano, è Kevin-Prince Boateng. Il nazionale ghanese, di passaporto tedesco, abbina forza fisica e ottime qualità offensive, con capacità di inserimento molto interessanti. Non il semplice incontrista, dunque, ma un calciatore "totale": il centrocampista moderno che mancava al Milan. In aiuto dei rossoneri, ancora una volta, ci ha pensato Enrico Preziosi che, interessato al calciatore, ha voluto prelevarlo dal retrocesso Portsmouth. Il ventitreenne ex Herta Berlino, tramite una formula che dovrebbe prevedere un prestito con diritto di riscatto, dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni dal Milan, quando il genoano Vanden Borre firmerà il trasferimento ai Pompeys (il belga, già in Inghilterra da una stagione, è stato inserito nella trattativa per portare Boateng in Liguria).
KPB, di madre tedesca e padre ghanese, ha un carattere particolare ed un forte temperamento: caratteristiche che, si pensa, abbiano bloccato la sua ascesa verso la Nazionale teutonica. Tra i suoi tanti tatuaggi, oltre al celebre "The World is Yours" (citazione di Scarface, con Al Pacino), presenta due joker, uno che sorride e l'altro che piange; il significato l'ha dato Boateng stesso: "Significa ridi adesso e piangi poi". La sua infanzia, in un quartiere povero di Berlino, lo ha portato ad autodefinirsi "The Ghetto Kid" (il ragazzo del ghetto). Insieme all'arrivo del giovane mediano, tuttavia, va registrata anche la crescente importanza di Mathieu Flamini: il marsigliese ex Arsenal, infatti, ha colpito immediatamente Allegri, voglioso di valorizzarlo al meglio dopo due stagioni di anonimato. “E’ un ottimo giocatore. In questo periodo al Milan ha fatto meno rispetto a quelle che sono le sue potenzialità" ha dichiarato il tecnico toscano, desideroso di puntare sull'energia e l'esplosività di "Mad Dog" (cane pazzo), finora viste solo a sprazzi in rossonero. Boateng e Flamini, dunque, rispettivamente ventitrè e ventisei anni, possono rappresentare una svolta per il centrocampo rossonero, da anni ormai "bloccato" e privo di vere alternative. Se poi consideriamo anche il giovanissimo Aleksandr Merkel, di cui Allegri si è letteralmente innamorato, le possibilità per la linea mediana rossonera non possono che aumentare.

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