LA LETTERA DEL TIFOSO: "Mercato o elemosina?" di Lorenzo

Gentile redazione di Milan News Scrivo per analizzare in maniera obiettiva e sensata, per quanto possibile poichè son ormai sopraffatto dalla rabbia e dalla frustrazione, il mercato e, in generale, la situazione della nostra amata squadra: la prima cosa che mi viene da pensare è se la nostra dirigenza abbia preso i tifosi per cretini, o semplicemente sottintenda che il tifoso milanista debba sapere da tempo che le frasi di Galliani and co. siano solo di circostanza, niente di vero o verosimile. Per anni ci siamo sentiti dire che la colpa dell' austerity è della fiscalità spagnola, della crisi economica, di questo e dell' altro: ok, sembrerebbe tutto logico e veritiero, poi vediamo che squadre come Inter, Roma, Juve, Fiorentina, adesso Genoa, Napoli, Palermo e così via continuano a spendere( spesso bene) senza bisogno di giustificarsi quotidianamente coi tifosi. Sarà che noi milanisti siamo proprio incontentabili, il nostro amato presidente ci definisce quasi come dei bambini viziati, noi piangiamo e lui pure, però caccia anche il grano. Davvero? Non credo proprio che in Italia esista un proprietario che pretenda di possedere un club sportivo qualsiasi e di vincere senza "cacciare il grano". Chiedete pure a Moratti, lui saprà delucidarvi a riguardo molto bene. Adesso, dopo le critiche di rito, vado ad enumerare i colpi dell' ultima campagna acquisti: Papastatopoulos ( grazie davvero al Genoa ), Yepes ( giovane come mio nonno), Boateng ( speriamo bene...), dimentico qualcuno? E chi lo sa, con le decine di nomi che sono circolate sui giornali quest' estate è facile dimenticare un elemento della "faraonica" campagna acquisti rossonera. Ah si, come negli ultimi anni i veri acquisti sono i giocatori che già abbiamo e che il nostro presidente non ha venduto, rispondendo "niet" alle bordate di euro dei vari Real, Barcellona, Manchester, e chi più ne ha più ne metta. A parte il fatto che è una palese presa in giro, in quanto se le offerte arrivano per i nostri campioni, fanno anche presto ad essere accettate ( Kakà chi non se l' è legato al dito???), poi rimane sempre il fatto che spesso sono arrivati i soldoni ma non vengono più spesi per acquisti mirati o per grandi campioni. Adesso non mi vengano a parlare di Ibrahimovic, avere lui in prestito, oltre ad essere un' operazione francamente difficle, sarebbe ridicolo, in quanto i soldi per riscattarlo a quanto pare non ci sono e non ci saranno mai, inoltre un' operazione elemosina per il suo stipendio mi pare umiliante, già Babbo Preziosi ha fatto tanto e davvero la fame il Milan non può e non deve farla. Siamo la squadra di Berlusconi, non di un carneade, siamo la SQUADRA PIU' TITOLATA AL MONDO, come ama ricordare Galiiani, la nostra tradizione adesso sta subendo una sorta di involuzione che non si merita il Milan, e non la meritiamo noi tifosi. Va bene il presidentissimo, che del Milan adesso può fare quello che vuole, ma il Milan siamo noi tifosi, senza di noi il Milan non avrebbe senso di esistere! Berlusconi va ringraziato per quanto fatto fino a pochi anni fa, però se il Milan per lui non è più niente di importante, se il Milan deve essere motivo di fastidio e solo un pezzetto del mosaico mediatico che i Berlusconi hanno creato in questi anni, il Milan deve essere venduto a chi ama questa squadra e questa storia fatta di gloria, lacrime, gioia, disperazione e ,ahimè, un po' di vergogna. Il mercato di questi mesi non ha fatto altro che sottolineare la condizione in cui ci hanno ridotto sia anni di gestione scellerata del bilancio( che stipendio aveva Dida? Quanto prende adesso Flamini? ) sia un menefreghismo da parte di chi ha portato il Milan in alto, e adesso lo sta scaraventando nel baratro, il Milan si è ridotto a farsi elemosinare! La tristezza ovviamente è triplicata( proprio così ) dai recenti successi dei cuginastri, che in un modo o in un altro, da qualche anno portano sempre a casa qualche titolo, o titulo come va tanto di moda dire. Non mi rimane altro da fare che ringraziare questo sito, sempre aggiornato ed obiettivo, e sperare che un miracolo possa far risorgere la nostra gloriosa fenice, più che dalle ceneri, dalla polvere delle vuote casse rossonere.
Lorenzo

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