Reti annullate e prestazioni deludenti: l'altro lato della medaglia

Reti annullate e prestazioni deludenti: l'altro lato della medagliaMilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
domenica 12 settembre 2010, 16:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Per due settimane si è, giustamente, celebrato all'unisono il mercato del Milan: gli acquisti di Zlatan Ibrahimovic e Robinho hanno significato molto in termini di entusiasmo ritrovato e, soprattutto, hanno accresciuto il valore del team rossonero. In molti, tuttavia, hanno giustamente ribadito le lacune di questa rosa che ieri, nella serata funesta del Manuzzi, si sono manifestate prepotentemente. Se da un lato l'attacco ha mostrato solo parte del suo potenziale, nonostante la serata sia stata sulla sufficienza scarsa, riuscendo comunque a siglare due reti regolarissime con Pato ed ottenere un sacrosanto calcio di rigore con Pippo Inzaghi, dall'altra parte la difesa, e soprattutto, la fase difensiva, non è stata certo all'altezza. Oltre ad una gara poco incline alla copertura da parte del trio offensivo, bisogna segnalare una prova sottotono del centrocampo milianista che, nella sua totalità, non ha certo brillato: prova incolore di Ambrosini a sinistra e, sul lato destro, prestazione di sacrificio per Gattuso, poco utile però ai fini del modulo rossonero. Massimiliano Allegri ha compiuto un gran lavoro per trovare buoni inserimenti per gli interni di centrocampo: sotto questo punto di vista il numero 8 rossonero si è spesso trovato in ottima posizione ma, come ricordano i suoi limiti tecnici, era ingeneroso aspettarsi di più in fase offensiva. Quello che da lui ci si aspettava, invece, era un apporto maggiore in copertura: soprattutto in quella zona destra che, nella torcida cesenate, ha sofferto in maniera asfissiante Giaccherini e compagni. Non si può, sempre parlando di quella zona di campo, non segnalare l'insufficiente prestazione di Daniele Bonera: ok, è un centrale adattato come esterno... in ogni caso, prove come quella di ieri sera non possono essere ripetute. Pessimo l'apporto offensivo del difensore bresciano, il quale ha servito un paio di cross che hanno fatto rimpiangere i traversoni del "sindacalista" Massimo Oddo; ancora più grave la fase difensiva, che in teoria dovrebbe essere il punto forte del numero 25 rossonero, il quale ha peccato spesso di disattenzione, bruciato da Giaccherini sulla rete del 2-0.

Esordio amaro anche per Sokratis Papastathopoulos che, invece che uno spartano alla Leonida, è assomigliato più ad un filosofo ateniese, decisamente sofferente alla sua prima con la maglia del Diavolo. In sua difesa, bisogna segnalarlo, c'è da ricordare la brutta gestione senza palla della squadra, che ha spesso costretto il "Papa" ad 1vs1 decisamente pericolosi. Infine, oltre alla prova non brillante di Ronaldinho e di Thiago Silva, bisogna anche considerare l'insufficiente apporto di Christian Abbiati alla causa rossonera. Verso la sua porta sono partite poche conclusioni ma, in tutte le varie occasioni, il portiere trentatreenne si è rivelato poco sicuro e poco attento. Quasi nulla poteva sul primo gol ma, al controrario, sulla seconda segnatura avrebbe sicuramente potuto fare di meglio: la sua serata storta è continuata nella ripresa, quando ha cercato di bloccare maldestramente un tiro destinato sul fondo e, cosa ancor più grave, ha rischiato, male appostato, di subire il 3-0 direttamente da calcio d'angolo. L'Auxerre si avvicina e, considerando le avversarie del girone di Champions League, è assolutamente fondamentale centrare la vittoria per evitare situazioni simili allo scorso anno, quando il Milan cadde in casa contro lo Zurigo e dovette rimediare con imprese storiche come quella al Bernabeu. La squadra francese, forse in maniera preoccupante, ricorda molto il Cesena di Ficcadenti come impostazione di gioco: difesa arroccata dietro la linea di meta campo e veloci ripartenze in contropiede. Allegri dovrà ricordare la brutta prova dei suoi in Romagna e, magari, cercare di sostituire qualche interprete, alla ricerca di una quadratura che, evidentemente, ancora non è stata trovata. In ogni caso la speranza, più o meno diffusa, è che Alexandre Pato non debba segnare tre gol a partita per farsene convalidare almeno uno....