... Con o senza Krasic, la Juve è sempre la Juve

... Con o senza Krasic, la Juve è sempre la JuveMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 27 ottobre 2010, 08:30Focus On...
di Salvatore Trovato

Guai a sottovalutare questa Juve: chi lo fa è perduto. La Vecchia Signora arriverà al Meazza con l'orgoglio ferito di chi ha perso, strada facendo, il suo miglior talento: il serbo Krasic, fermato dal giudice sportivo (salvo future sorprese) dopo l'episodio di Bologna. Piccola riflessione sul tema del giorno, la "caccia" ai simulatori: senza colpevolizzare nessuno, è ora di smetterla con certe pantomime di cattivo gusto. La gente, infatti, è stanca di questi atteggiamenti da "furbetti del quartierino". Il rischio è quello di nuocere gravemente alla credibilità di un calcio che, stagione dopo stagione, peggiora invecchiando. Questo sport ha molti altri (seri) problemi a cui pensare, e forse i calciatori (di ogni club e nazione) farebbero meglio a dare una mano, piuttosto che peggiorare la situazione, magari iniziando proprio da questi piccoli/grandi gesti. Tornando ai bianconeri, il blasone è sempre lo stesso, anche se lo spessore tecnico - è inutile nascondersi - non è più quello di un tempo. Mancheranno anche Amauri e Iquinta, ma ci saranno, comunque, calciatori del calibro di Quagliarella, Del Piero, Chiellini, Aquilani e compagnia. Insomma, gente esperta, campioni navigati, che conoscono bene i trucchi del mestiere: pensare di aver già vinto al cospetto di una rivale storica, che ha sempre venduto cara la pelle a Milano, è roba da pazzi, da ingenui che non hanno mai vissuto l'emozione, il prestigio e la pressione di un big match come questo.

Umiltà, dunque, ma anche sacrifico e impegno: il Milan di Allegri dovrà dimostrare sul campo la sua sete di vittorie, la volontà di proseguire, dopo Napoli, su questa buona strada, che, finalmente, ha permesso alla squadra di decollare, seppure tra mille sofferenze. E' vero: i rossoneri, al San Paolo, hanno patito molto, nonostante il doppio vantaggio e la superiorità numerica, ma l'atteggiamento è stato quello giusto, così come l'assetto tattico: confermare (quasi) in blocco gli undici di lunedì, quindi, sarebbe certamente cosa buona e giusta, magari con un Thiago Silva in più, al posto del greco Sokratis. Premessa: l'ex Genoa non ha certo demeritato e alcune critiche sfoggiate stamane sui giornali, erano alquanto ingenerose, anche perché - sfidiamo chiunque a dire il contrario - un avversario come il Pocho Lavezzi è certamente un cliente scomodo, con la sua velocità, di gambe e pensiero, fuori dal comune. Ma il brasiliano Thiago Silva è tutta un'altra cosa e, qualora dovesse recuperare, il posto al fianco di Nesta gli spetterebbe di diritto. Bene il centrocampo, con una maggiore dose di corsa, fiato e muscoli; positivo l'attacco, con il solo Pato a stonare leggermente, "grazie" alla sua stranissima partita nella partita. Stravolgere uomini e modulo, dunque, proprio contro la Juve, non sarebbe certo una buona idea, anche se, naturalmente, bisognerà fare i conti con stanchezza e acciacchi vari. L'imperativo, comunque, è quello di tenere i piedi ben saldi sulla terra, evitando i facili entusiasmi: un match alla volta, un avversario alla volta, con classe, testa, personalità e, soprattutto, tanta modestia, già a partire da sabato. Ma attento Milan, perché, anche senza Krasic, la Juventus è sempre la Juventus...