Ignazio Abate, un'onda d'urto a 360°: il Milan ha trovato il suo terzino

Ignazio Abate, un'onda d'urto a 360°: il Milan ha trovato il suo terzinoMilanNews.it
© foto di Roberto Gabriele
domenica 20 febbraio 2011, 19:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

E pensare che in estate era vicino alla Fiorentina! Ignazio Abate, adattato a terzino nella scorsa stagione, aveva accusato naturali difficoltà di adattamento, avendo presidiato per tutta la carriera una posizione del tutto differente. "Sono un attaccante esterno o un ala di centrocampo" così si era presentato durante la presentazione a Torino, quando era stato acquisito da Cairo in comproprietà. Dopo quell'annata positiva per lui, molto meno per la società granata, il laterale campano è tornato alla base, pronto a giocarsi le sue carte nel Milan del dopo Kakà. In avanti di spazio ce n'era poco, con interpreti del calibro di Pato e Ronaldinho: molto più logico cercare di imporsi come esterno basso, un ruolo con meno concorrenza ma totalmente da scoprire. Mauro Tassotti, per mesi, ha plasmato il ragazzo di Sant'Agata de' Goti, cercando di farne un vero terzino destro da Milan: le prime partite di Ignazio sono state a corrente alternata, tra prestazioni ottime ed errori dettati dall'inesperienza. L'infortunio del derby di ritorno, quando Abate sbagliò e consegnò di fatto un assist a Milito, pesò sul prosieguo stagionale dell'esterno, che tra problemi fisici e scelte tecniche non trovò più una continuità necessaria. La svolta, quando in molti non se l'aspettavano più, si è verificata in questa stagione: Allegri ha confidato sulle qualità del ragazzo, aspettando che potesse finalmente trovare sicurezza e controllo delle proprie capacità.

Nonostante l'ingenua espulsione contro l'Inter, il ventiquattrenne non ha mai mollato, riuscendo ad fermare avversari del calibro di Eto'o e Cristiano Ronaldo. Nel giro di poche settimane, con i fatti, Ignazio si è guadagnato gli onori della titolarità, dimostrando di essere un'arma in più per questo Milan. Il suo infortunio, a gennaio, ha privato il tecnico livornese del laterale destro per diverse partite: un'assenza pesante, nonostante Massimo Oddo non abbia affatto demeritato quando chiamato in causa. Il ritorno di Abate, prima con il Tottenham, ma soprattutto a Verona, ha dato però dimostrazione di quanto sia fondamentale la sua propulsione e il suo agonismo sulla corsia destra, dimostrandosi un'onda d'urto senza sosta a 360°. Nel momento del bisogno, quando la squadra soffriva e si apprestava a vivere l'ennesimo pareggio in rimonta, il giovane beneventano è salito in cattedra, togliendo spesso le castagne dal fuoco ai suoi e proponendosi con costanza e determinazione. Chapeau Ignazio: con prestazioni di questo tipo, la tua fascia potrà restare sigillata per tanti anni.