Io di mano ricordo solo il gol di Adriano...

Io di mano ricordo solo il gol di Adriano...MilanNews.it
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martedì 22 febbraio 2011, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Telecronista per il "Supermosaico di Serie B" trasmesso da Dahlia TV. Conduttrice su Radio Milaninter.

Ho riso stamattina leggendo un vignetta su un quotidiano con scritto: Rubinho. Poi certo se vogliamo stare a sindacare, non dichiarerei scandaloso il tocco di Robinho (o Rubinho se preferite). Allarga il braccio per controllare meglio il pallone, è vero. Ma di certo se solo ripensiamo al gol di mano di Adriano nel febbraio 2009 in un derby vinto poi 2 a 1 dall'Inter, è meglio evitare critiche nei confronti del nostro brasiliano. Quello che fece il nerazzurro fu un tocco da pallavolista, questo una malizia per aggiustarsi meglio il pallone. Oltretutto il campo del Bentegodi era ai limiti della praticabilità. In ogni caso, quello che invece va sottolineato è ancora una volta l'incapacità di chiudere le partite al momento necessario. Dopo il vantaggio i rossoneri hanno smesso di giocare e il Chievo, prima della fine del primo tempo, ha avuto due nette occasioni per pareggiare i conti, cosa che ha fatto poi nella ripresa. E' possibile che manchi totalmente nella mentalità di questo Milan la capacità di gestire una partita difficile. E' vero che il Chievo tra le mura amiche aveva battuto sia il Napoli, sia l'Inter, ma la maturità di una grande squadra si vede anche da queste cose: saper passare in vantaggio (e fin qui ci siamo) e saper chiudere il match. Naturalmente è anche il caso di parlare di Pato.

Se non ci fosse stato lui non avremmo vinto. E questo non fa una grinza. Ma provare una volta a sostituire Ibra per mettere il Papero no? Capisco che lo svedese non vada provocato, ma francamente a Verona l'ho visto stanco e nervoso. Pato vuol giocare prima punta e allora sia. Proviamo a tenere a riposo, anche solo per un primo tempo, Ibrahimovic. Tentiamo di rassicurare il giovane brasiliano sul fatto che non deve per forza andare d'accordo con lo svedese per giocare. Pato è un fenomeno, ha colpi straordinari, segna tanto e sa decidere le gare difficili. Lasciarlo in panchina è uno scempio. In Coppa Italia ha giocato da primo attaccante e ha segnato due gol. Magari contro il Napoli ci sarà bisogno di entrambi, ma contro la Juventus, ad esempio, tenere in panchina Ibra per far giocare prima punta Pato, pare così sbagliato? Io ci proverei anche perché poi a Londra ci vuole l'impresa e, soprattutto, un Ibrahimovic fresco, riposato e rialssato...