LA LETTERA DEL TIFOSO: "Devo forse cambiare squadra?" di Marcello

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Devo forse cambiare squadra?" di MarcelloMilanNews.it
lunedì 23 febbraio 2009, 14:49La lettera del tifoso
di Antonio Vitiello
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Sono "malato" di Milan da 36 anni, e vorrei dire qualcosa a proposito del comportamento tenuto da parte di alcuni "tifosi" negli ultimi tempi, e ieri in particolar modo.
Sono sempre stato orgoglioso del mio tifare Milan perché ritenevo mi distinguesse dagli altri (mi riferisco ad interisti e juventini); vado fiero dell'aver sofferto negli anni bui, versato lacrime amare per le retrocessioni, passato notti insonni per uno scudetto perso all'ultima giornata, stramaledetto le presidenze che dimostravano di non avere costrutto, e ancor di più andavo fiero dell'accorgermi che al mio fianco c'erano tanti altri che condividevano queste cose... Noi, con uno stadio quasi pieno in serie B come in A, e sempre noi, a vivere una vittoria in un derby come l'ancora di salvezza di un'intera stagione altrimenti anonima... Dov'é finito questo "milanismo"?? Ci si é abituati troppo bene forse!? Non si é più in grado di gioire per qualcosa che non sia uno Scudetto o una C.L. vinta? E leggendo in una lettera di chi si definisce tifoso "...non vinciamo niente di importante dal 2007..." mi coglie lo sconforto: ma stiamo scherzando? Parliamo di due anni fa! Una coppa che altri sognano di vincere da 45 anni (e speriamo che l'attesa continui...).

E in merito a Clarence, vero cuore rossonero e anima dello spogliatoio: che cosa sta succedendo? Si fischia un giocatore che a 32 anni fa tre partite a settimana solo perché, a volte anche un po' acciaccato, non gioca sempre da fenomeno? Ci si dimentica troppo facilmente di quanto abbia dato e stia tutt'ora dando a questa squadra. Senza pensare che potrebbe tranquillamente fare il "compitino" come altri ed evitare le contestazioni, invece di cercare ogni volta la giocata decisiva che, come é ovvio, la maggior parte delle volte non riesce fino in fondo... Se non si condividono le scelte societarie in tema di mercato, si può contestare non abbonandosi allo stadio o a sky, non fischiando chi va in campo o in panchina, perché questi certamente cercano di fare del loro meglio e quindi vanno solo e sempre sostenuti, almeno finché dimostrano di farlo nel rispetto della maglia che indossano.
Ecco, per come la vivo io, questo non é più tifare Milan, e forse é giunto il momento di farmene una ragione: i milanisti di oggi non sono tanto diversi dagli altri, e se per tanti anni la tifoseria del Milan non ha potuto godere di una squadra che ne fosse degna, oggi forse é in parte vero il contrario...
Un saluto a tutti, forza vecchio Milan!
Marcello