Sarà come un film
"La sfida contro i migliori al mondo? É per questo che vivo e gioco a calcio: per provare emozioni. É tutto come un film". Kevin-Prince Boateng, intervistato in esclusiva da la "Gazzetta dello Sport", ci regala uno splendido titolo per l'imminente supersfida tra Barcellona e Milan: martedì, nonostante il problemino alla spalla accusato contro la Lazio, il Principe sarà in campo, nella sua zona preferita: la trequarti. Quel ruolo che il centrocampista ghanese ha cullato e protetto, restandone il titolare nonostante le voci di calciomercato estive: ne Ganso, ne Kakà ne Pastore hanno preso il posto dell'ex Portsmouth, il trequartista di nuova generazione, ligio al dovere e non più agli eccessi. Il Milan lo ha cambiato, tanto da farlo maturare e trasformarlo in un "gentleman" dentro e fuori dal campo: "Sono certamente cambiato.
Sono cresciuto, sono un uomo. Al Milan sono tutti gentleman e ti insegnano tante cose anche fuori dal campo: come vestirti, come comportarti. Sono più aperto con la gente". Proprio da gentleman, seppur atipico, Prince fungerà da alfiere offensivo nella spedizione al Camp Nou: il cervello sarà Ibra e, almeno in Catalogna, il ghanese-tedesco si sacrificherà in copertura, cercando di proteggere il fortino di Abbiati per poi ripartire oltre le linee nemiche. Quel film che, secondo Boa, ha già un finale: 1-1, ma lui non segnerà e nemmeno Messi...
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