LA LETTERA DEL TIFOSO: "Bisogna guardare l'intera foto, non solo i dettagli..." di Andrea
Gentile redazione e amici tifosi, finalmente è arrivata la prima
vittoria, una vittoria più per il morale che per il gioco, ma di
questi tempi ci si accontenta. Si, perchè dopo due partite tifosi
(anche nostri) e non solo avevano già assegnato lo scudetto a Torino o
a Napoli, previsioni stravolte nel giro di pochi giorni quando è stato
proprio il Milan ha fare 4 punti (contro i 2 della Juve e uno solo del
Napoli), riassorbendo il gap iniziale e pronto a presentarsi al nuovo
scontro diretto con il potenziale risultato di acciuffare Del Piero e
compagni nella giornata dove il Napoli sarà di scena a San Siro contro
la nuova Inter di Ranieri.
Dicevamo, in attesa che arrivi il gioco, godiamoci i tre punti. Contro
il Cesena abbiamo assistito ad una gara a tratti soporifera e ad una
quantità disarmante di occasioni sprecate sottoporta (almeno 4), dove
i nostri hanno svolto davvero il compitino trascinati da Seedorf. La
difesa inoltre non ha subito reti, cosa molto positiva, visto che sono
già 6 i goal subiti in 4 gare (contro le 7 prese in tutto il girone di
ritorno scorso). Questo nel dettaglio, a mio avviso però bisogna
comunque anche guardare la foto nel suo intero. Non possiamo infatti
prescindere dal valore degli avversari incontrati (Lazio, Napoli e
Udinese le prime tre di campionato - ovvero rispettivamente la 5°, 3°
e 4° dello scorso anno - intermezzate dal Barcellona), dagli episodi
comunque sfavorevoli (2 pali, 3 rigori non dati), e con una rosa che
ha giocato 5 partite in 16 giorni contando solamente su 14 giocatori e
che annovera tra gli infortunati Ibrahimovic, Pato, Robinho, Boateng,
Ambrosini, Gattuso, Flamini e Mexes (a cui si sono aggiunti a turno
anche Inzaghi, El Shaarawy, Taiwo, Zambrotta, Bonera e Antonini).
Ricordiamo che lo scorso anno dopo quattro partite il Milan aveva gli
stessi punti, ma aveva incontrato squadre dal balsone differente e
aveva l'organico pressochè intatto. Sono convinto che quando il Milan
recupererà i suoi pezzi da 90 torneremo ad occupare i piani che ci
appartengono, quelli alti. Perchè anche la fatica con cui il Milan
gioca è dettata dalle assenze, e non solo perchè avendo gli uomini
contati il mister non può distribuire meglio i carichi. Il Milan dello
scorso campionato proteggeva la difesa con Van Bommel, Gattuso e
Ambrosini, ovvero tre mastini, e sulla trequarti agiva Boateng, che
oltre ad inserirsi, era il primo pressatore, qualità che ne Seedorf,
ne Aquilani, ne Emanuelson hanno. Robinho oltre a divorarsi i goal (e
comunque finire a quota 14 come Ibra e Pato) correva come un mediano
fino in difesa a recuperare palloni e a dare fastidio ai portatori di
palla, e apriva degli spazzi incredibili per Ibrahimovic, che oltre ad
essere un mostro sacro di tecnica, era fisicamente in grado di
sorreggere l'attacco da solo e far risalire la squadra dandole vitale
ossigeno. Nessuno tra Pato, Cassano, Inzaghi e El Shaarawy ha di
queste carattristiche, e non a caso, Boa-Binho-Ibra è stato l'attacco
più utilizzato e che ha dato i miglior frutti sia in termini di gioco
che di punti.
Diamo dunque tempo all'infermeria di svuotarsi e alle gambe di
smaltire le tossine della preparazione, evidentemente molto pesante
visto che qualsiasi squadra ad oggi corre il doppio di noi. Non è
essere inguaribili romantici o voler sempre vedere il bicchiere mezzo
pieno, è il voler guardare l'intero panorama e non soffermarsi
soltanto al dettaglio negativo.
Forza Milan, sempre e comunque.
Andrea
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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