Il ritorno di Ibra e l'attesa per Ganz: l'Europa rivuole i suoi campioni
Ibra ci sarà. Questa la notizia che più di tutte sembra scaldare l’atmosfera in vista della gara di questa sera tra le mura amiche di S.Siro. Ad ognuno il suo miracolo dunque, quello che coinvolge Ibrahimovic è ovviamente un evento atteso e ricco di segni premonitori. Ma attenzione: il Milan deve comunque avere pronta l’alternativa perché, come si sa in questi casi, lo svedese non potrà essere al cento per cento e non potrà calcare il campo per novanta minuti. Dunque si ipotizza una staffetta e il predestinato, anche in questo caso, è un attaccante che nel suo nome racchiude emozioni lontane. Il Milan formato Champions, quello per intenderci che può schierare solo gli uomini inseriti in lista in tempi di “vacche grasse”, ha un unico nome a disposizione nel reparto offensivo: è quello di Simon Andrea Ganz. Figlio di Maurizio, giocatore che evoca ancora emozioni e coretti interessanti e che potrebbe cavalcare appieno l’onda emotiva, che al suo ingresso in campo dovrebbe far scattare quel motivetto tanto caro allo stadio rossonero: “el segna semper lu”, come è giusto rimarcare per i più giovani cuori rossoneri.
Un evento che forse in molti attendono, per sfidare la sorte o, visti i tempi, la malasorte e ricordarsi che le tradizioni non vanno dimenticate, soprattutto quelle di famiglia.
Ma il Milan non sarà solo Ibra o solo attesi esordi. Il Milan sarà pronto a sferrare l’attacco al Viktoria Plzen con un centrocampo molto tecnico e soprattutto d’esperienza, con Aquilani dietro le due punte, che al momento sembrano corrispondere a Cassano e Ibra, appunto e con una difesa che ritrova anche Antonini al posto di Zambrotta. L’ipotesi alternativa, che andrebbe a snaturare la normale tattica allegriana è quella che vede lo schieramento ad “albero di Natale” con Emanuelson ed Aquilani dietro l’unica punta Cassano, se Allegri dovesse preferire far partire Ibrahimovic a corsa inoltrata.
Ma tra le due formazioni è la prima ad essere prediletta, tanto dal tecnico che dalla società, in primis il patron Berlusconi, che tanto si diverte con uno schieramento molto offensivo. E i piedi buoni a centrocampo, con Van Bommel a far da boa tra l’intramontabile Seedorf e con la rivelazione Nocerino, contribuiranno a dare velocità e dinamismo alle manovre.
Una gara da non sottovalutare. I cechi sono arrembanti, motivati e soprattutto alla ricerca di gloria. La partita contro il Milan è l’occasione giusta per far puntare gli occhi sui giocatori che scenderanno in campo con la maglia rossoblu, quella, per intenderci, che può segnare una svolta nella valutazione di molti dei protagonisti.
Partita che in un certo senso diventa crocevia tra la gara di Barcellona, dove il Milan agguanta un pareggio insperato e le prestazioni non esaltanti in campionato. Un test per la formazione rossonera da cui ripartire con arrembante piglio verso un’altra sfida, quella che si giocherà nel nuovo stadio bianconero, contro la Juve, avversaria di sempre.
Un Milan che mentalmente sarà concentrato sulla partita di Coppa ma con già i piani predisposti per sferrare l’attacco a Conte, alla sua squadra, al suo modo di fare calcio, ma soprattutto un’occasione per ribadire la ferrea volontà nel raggiungere quell’obiettivo che i bianconeri ormai portano cucito sul petto da tante e tante stagioni: la seconda stella che Milano attende con ansia. Quindi un Milan che vuole l’Europa, ma che deve difendere e migliorare il risultato in campionato.
Stagione iniziata in modo traballante ma, come Ibra insegna, la luce comincia ad essere più accecante alla fine del tunnel.
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