E adesso tocca a te...

E adesso tocca a te...MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 7 ottobre 2011, 21:30Primo Piano
di Francesco Somma

Tra la caduta dello Juventus Stadium, le incertezze di Allegri, il malessere di Ibra e il ritorno di Robinho: che settimana si appresta a volgere al termine! Milanello che da placida oasi di verde, calcio e strategia si trasforma in rovente covo di inquietudini e insoddisfazione: insomma un momentaccio per i colori rossoneri, a ben vedere neppure tanto imprevedibile...
Al termine del pareggio interno contro la Lazio, prima di campionato, il sentimento principe che investì i colori rossoneri fu la speranza di vedere quanto prima un Milan diverso: più volitivo, più quadrato, più blindato. Insomma: il vero Milan. E invece, la trasferta al San Paolo riuscì nell’impresa di restituire al pubblico una squadra addirittura peggiorata rispetto al 2-2 casalingo contro Klose & co.
Poi  Cesena, Udinese e Juventus: una sola vittoria nelle prime cinque giornate di campionato, per un inizio di stagione che difficilmente poteva andare peggio. Ah certo: in mezzo, il pareggio di Barcellona, l’infortunio di Pato e la vittoria sui cechi del Plzen.

Che facciamo Milan? Da dove si riparte? Da Robinho, dal presunto retrofront di Ibrahimovic? Troppo poco, non può bastare per cambiare strada, perché è questo che bisogna fare, e non avverrà per miracolo dalla sera alla mattina.
Si riparte da due settimane di sosta che serviranno a normalizzare l’infermeria di Milanello, e – si spera quantomeno – a riempire d’ossigeno i polmoni di una squadra apparsa prima di tutto oppressa da fiato corto e gambe pesanti. E giacché nel calcio si arriva lontano solamente se e quando c’è equilibrio tra mente e corpo, è necessario ritrovare gli stimoli che se non sono perduti, a questo punto della stagione faticano a motivare un ambiente troppo scarico. Chiamatela crisi, sbandata, bivio, come vi pare, ma la sostanza è uguale: Allegri è alle prese con il momento più delicato della sua gestione, e dopo aver dimostrato di saper plasmare un Milan solido e vincente, è chiamato a tirarlo su dalle sue stesse ceneri. Prima che sia troppo tardi…