Milan "work in progress". Tra i mal di pancia di Ibra e i nuovi colpi di mercato. Due nomi su tutti: Balotelli e Montolivo. Ma il secondo chiosa ...

Milan "work in progress". Tra i mal di pancia di Ibra e i nuovi colpi di mercato. Due nomi su tutti: Balotelli e Montolivo. Ma il secondo chiosa ...MilanNews.it
© foto di Giulia Polloli
sabato 8 ottobre 2011, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli
Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Tuttoverbania.com ed EcoRisveglio.

Il mal di pancia di Ibrahimovic ha già smesso di essere notizia, soprattutto all’indomani della telefonata con Galliani, che tranquillizza il mondo rossonero: Ibra è sereno e tornerà ad essere quello che conosciamo: determinato e determinante. E sa Iddio quanto il Milan abbia bisogno delle sue giocate per riprendersi dalla falsa partenza in questo campionato. Un giocatore che trascina il Diavolo alla riscossa, questa è la speranza della dirigenza di via Turati, in attesa di qualche ritocco ad una squadra che la sfortuna non ha certo risparmiato in questo incipit di campionato. I numerosi infortuni hanno messo alla mercè di tutti i problemi di casa rossonera. Una rosa che viene definita vecchia, seppur di qualità, che quindi deve reimpostare il proprio modus operandi per andare a colpo nel prossimo mercato invernale. Una squadra che all’inizio dei giochi era stata dichiarata adatta per affrontare le numerose competizioni, in primis la Champions, torneo che per il momento ha dato solo soddisfazioni all’armata rossonera. La sosta per gli impegni delle nazionali viene vissuta con sereno ottimismo, le statistiche dicono che il Milan è sempre tornato vincente dopo le pause e soprattutto che dà modo ad Allegri di recuperare qualche infortunato. Sembra probabile l’utilizzo dal primo minuto contro il Palermo di Mangia sia di Mexes che di Robinho, linfa vitale per gli schemi del tecnico livornese. Entrambi i giocatori sembrano reagire bene al lavoro che si sta svolgendo tra le mura amiche di Milanello. Ma anche il loro rientro è solo un piccolo passo verso la normalità. La coppia d’attacco più concreta del Milan è quella che schiera Ibrahimovic e Pato, ma il brasiliano è ancora lontano dal recupero completo dall’infortunio muscolare che nuovamente l’ha tenuto fermo ai box. Un Milan “work in progress”, questa la definizione che potrebbe essere utilizzata in era tecnologica, che potrebbe gettarsi dunque sul mercato di gennaio per rinvigorirsi e, perché no, svecchiarsi in previsione futura.
I problemi a centrocampo sembrano non dover trovare rapida soluzione. Gattuso non recupera, Ambrosini non è ancora al top della forma e quindi potrebbero essere i soliti Van Bommel, Nocerino e Seedorf a doversi sobbarcare minuti importanti nell’arco di pochi giorni. Perché al rientro il Milan sarà chiamato alla gara contro i rosanero e poi subito contro il Bate Borisov. Il turnover in mediana prevede che ai box possano essere pronti anche Emanuelson e Aquilani, pedina importante, ma ancora poco utilizzata in questo Milan. Gli occhi sono puntati sul talento di Montolivo, probabile rossonero già a gennaio. Ma il giocatore chiosa, per rispetto della maglia che ancora, volente o nolente, sta indossando.

Un altro giocatore è tornato a giocare sotto i riflettori di via Turati. Attaccante di razza, sostituto naturale di Ibrahimovic, giovane e spregiudicato, ma con un carattere che lo ha spesso reso protagonista in negativo del nostro amato calcio. Lui è ovviamente Mario Balotelli. Rossonero da sempre, vicino al Milan prima che le sue “balotellate” lo allontanassero dai favori del presidente Berlusconi. Un giocatore che potrebbe risultare fondamentale in ogni squadra, se solo capisse che un buon calciatore deve essere anche un grande uomo. E per diventare grandi c’è bisogno di esperienze, di rimproveri, di sbagliare anche: salvo poi redimersi definitivamente. Una boccata d’ossigeno per l’attacco rossonero, per Ibra soprattutto. In chiave turnover, perché anche di questo si sta parlando, Allegri ora potrebbe decidere di buttare in mischia la scommessa El Shaarawy, anche se dopo l’espulsione di Boateng sembra più probabile l’utilizzo di Robinho dietro le due punte Ibra e Cassano. Qualche certezza è fondamentale in questa squadra, per avere quell’equilibrio su cui deve ruotare l’impostazione di gioco. Con Cassano, Ibrahimovic ha intesa e feeling, i due si trovano ad occhi chiusi, sembrano anche divertirsi insieme a seminare terrore nell’area di rigore avversaria. Vero è che i gol mancano all’appello in questo avvio, Robinho e le sue veloci incursioni potrebbero creare qualche problema a Pisano e compagni. Ma proprio l’ex varesino lo scorso anno dovette inchinarsi al giovane “Faraone” e al suo talento sulla fascia che lo vide protagonista. Questo potrebbe essere un punto a favore anche per il Milan: utilizzare forze fresche in grado, con la spregiudicatezza di chi ha ancora tanto da dimostrare, per prendere di sorpresa la difesa avversaria. E a proposito di difesa, con il ritorno di Mexes, Nesta potrebbe approfittare  di un turno di riposo o, scenario più plausibile, Thiago Silva potrebbe essere sfruttato ampiamente a centrocampo. Potrebbe rientrare anche Abate, diventato ormai titolare inamovibile della fascia destra, vera spina nel fianco per gli attaccanti avversari e vero carro armato in progressione offensiva. Un Milan dunque che lentamente torna alla normalità, con Abbiati che sarà prontissimo a ribadire il suo talento, dopo la papera nel finale, scoramento totale, contro la Juventus.
Non resta che attendere il rientro dei nazionali, lavorare per la sfida di sabato e verificare la bontà delle parole di Galliani: Ibra è sereno e tornerà ad essere determinante.