Non scartiamolo
Tre gare da titolare, un gol, un assist e tanta panchina: questo è il ruolino di marcia di Alberto Aquilani in rossonero, approdato al Milan come rinforzo principe per il centrocampo. Allegri lo ha provato prima come interno, ritenendolo ancora "acerbo" in fase difensiva, dirottandolo poi come trequartista atipico, complice l'infortunio accorso a Kevin-Prince Boateng. L'ex giallorosso ha convinto a fasi alterne, disputando una buona prova al San Paolo ed una meno positiva contro l'Udinese. Da lì in avanti solo spezzoni a gara in corso, segno che il ventisettenne romano non ha ancora convinto del tutto a Milanello. Nella gara di ieri, seppur contro un modesto avversario, Cesare Prandelli ha dato fiducia ad Aquilani, schierandolo titolare dietro Giovinco e Cassano.
Dopo qualche difficoltà iniziale, soprattutto legata al giusto posizionamento in campo, l'ex bianconero si è pienamente riscattato, servendo anche l'assist per la seconda rete del barese. Viste le evidenti difficoltà della mediana milanista, ad oggi, Alberto non può essere considerato una riserva: la buona gara in azzurro, in questo senso, potrebbe essere un trampolino di lancio anche in rossonero, dove fino ad ora si è puntato costantemente sul trio Nocerino-van Bommel-Seedorf. I due olandesi pagano l'età avanzata che, unita ad una condizione fisica non eccellente, gli impedisce di essere brillanti disputando partire ogni tre giorni. E' evidente che il Diavolo necessiti di nuova freschezza a centrocampo, raggiungibile con una buona riparazione a gennaio ed un intervento mirato a giugno, ma al momento Aquilani non può e non deve essere scartato.
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