Torna ad essere insostituibile
Tre gol in 18 minuti, un'impresa già di per sé, ancor più sorprendente perchè firmata da una sola persona, in grado di rovesciare la sorti di una partita che sembrava avere un esito ormai scontato. Ad evitare l'inferno al Diavolo ci ha pensato Kevin Prince Boateng, genio e sregolatezza della formazione rossonera. Il nuovo asso nella manica di Allegri ha risposto sul campo alle grandinate piovute sulla sua testa nelle ultime settimane, complice il fascino della Milano by night. D'altra parte son fatti tutti così i bad boy del calcio italiano, gioie e dolori di allenatori e presidenti. Ribelli, irruenti, arroganti eppure tremendamente talentuosi. Capaci, nonostante tutto, di rapire il cuore dei tifosi, mandandoli in visibilio con giocate spettacolari.
La scintilla con i supporter milanisti è scoccata il 15 settembre di un anno fa, quando il ghanese fu chiamato a sostituire Ambrosini al termine del primo tempo della gara di Champions contro l'Auxerre. Suo l'assist che ha concesso ad Ibra di siglare il gol del vantaggio. Da quel momento Boateng è diventato una pedina insostituibile dello scacchiere di Mister Allegri. Dopo una stagione al top, 34 presenze impreziosite da tre gol, il centrocampista riparte subito con la marcia giusta mettendo il sigillo alla vittoria del Milan nella Supercoppa italiana. La tripletta rifilata al Lecce ha spazzato via anche gli ultimi malumori, nati in seguito alla prestazione sottotono sfoggiata contro la Juventus che aveva fatto inviperire tecnico e società. Il talento, ancora una volta, ha prevalso su tutto e Big Bang Boateng è tornato a scuotere il Diavolo.
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