ESCLUSIVA MN - Bacconi: "Boa deve giocare sulla trequarti. Il Milan prende troppi gol? Van Bommel è in calo"

ESCLUSIVA MN - Bacconi: "Boa deve giocare sulla trequarti. Il Milan prende troppi gol? Van Bommel è in calo"MilanNews.it
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport
mercoledì 26 ottobre 2011, 11:00Esclusive MN
di Vincenzo Vasta

A poche ore dalla partita del Milan contro il Parma per il turno infrasettimanale, la redazione di MilanNews.it ha contattato in esclusiva Adriano Bacconi, 'tattico' delle trasmissioni sportive Rai. Con il giornalista che ha  da poco lanciato il suo sito ufficiale (www.adrianobacconi.it), abbiamo analizzato il Milan di oggi, confrontandolo anche con la squadra che l'anno scorso ha vinto il campionato.

Soprattutto dopo la gara con il Lecce, risolta da Boateng, si accentua la 'diatriba' tra chi vorrebbe il ghanese sulla linea mediana per far posto Robinho e chi invece lo vedrebbe bene proprio nella posizione di trequartista. Lei che ne pensa?
"Boateng l'ho visto per la prima dal vivo al mondiale sudafricano nella vittoriosa gara d'esordio del Ghana contro al Serbia. Il nostro fece una partita superba come mediano centrale nel 4-2-3-1 dimostrando di avere un bagaglio tecnico completo arricchito da un fisico pazzesco. Per cui chiaramente Allegri, a mio avviso potrebbe schierarlo come interno nel sul 4-3-1-2. Ma dobbiamo tenere presenti tre aspetti: Boateng come trequartista offre un maggior supporto al centrocampo nella fase di non possesso rispetto a Robinho e per Allegri in un momento in cui la linea mediana sta facendo fatica a fare adeguato filtro alla difesa questo è un aspetto importante;  Boateng sta attraversando un periodo di grande vena dal punta di vista realizzativo e allontanarlo dalla porta avversaria potrebbe essere controproducente; le ripetute conclusioni a rete da fuori area viste a Lecce ci dimostrano che Boateng oggi ha acquisito anche una maggiore duttilità tattica come trequartista, infatti non segna più solo inserendosi in profondità quando gli attaccanti centrali si allargano, ma anche dando il sostegno per lo scarico dietro quando l'area di rigore è intasata. Per questo ragioni penso che alla fine faccia bene a insistere nel farlo giocare trequartista".


Rispetto allo scorso campionato, il dato che salta più agli occhi dei tifosi e non solo, riguarda la quantità dei gol subiti. Qual'è,
secondo lei, la causa principale?

"Metterei al primo posto il calo di rendimento di Van Bommel che rispetto all'anno scorso è molto meno efficace nella fase di non possesso. E' lento nelle coperture e nei raddoppi e poco determinato negli uno contro uno col trequartista avversario. In questo momento non è neanche sufficientemente lucido nella costruzione del gioco. Inoltre Nocerino e Aquilani non sono Gattuso e Ambrosini. Pensano molto più alla fase offensiva e a inserirsi senza in avanti che all'equilibrio complessivo del reparto. A tutto questo aggiungiamo anche qualche amnesia di troppo di Abbiati meno continuo per ora rispetto all'anno scorso".

 Lei studia molto bene la tattica di tutte le squadre, ci sono differenze da questo punto di vista tra il Milan dell'anno scorso e
quello attuale?

"Direi di no. Il sistema di gioco e gli atteggiamenti sono gli stessi. L'unico reparto che ha cambiato gli interpreti, ma più per obbligo che per convinzioni tecniche, è il centrocampo. Allegri mi sembra prediliga sempre più giocatori fisici e dotati di grande carica agonistica in mediana e giocatori istintivi e un pò anarchici in attacco. L'unico reparto "tattico" è quello di difesa dove Nesta e T. Silva si muovono alla perfezione guidando abbastanza bene anche i terzini".

Da un punto di vista tattico, quali sono i punti deboli ed i punti di forza di questo Milan?
"Punti di forza:
1 Esperienza nella gestione dei momenti della gara
2 Consapevolezza di sè data dal campionato vinto l'anno scorso
3 Linea difensiva titolare con coppia centrale più forte del campionato
4 Possibilità di poter alternare il gioco corto e stretto con gioco lungo su Ibra
5 Inserimenti da dietro di centrocampisti e terzini
6 Personalità e qualità tecniche dei giocatori d'attacco
7 Un allenatore scaltro e ben voluto dal gruppo".

Punti deboli
1 Difficoltà a sviluppare un gioco manovrato a metà campo, soprattutto quando non c'è Seedorf
2 Difficoltà a rientrare nelle posizioni una volta persa palla, soprattutto per la poca partecipazione degli attaccanti alla fase difensiva
3 Inferiorità numerica sulle fasce quando la squadra avversaria attacca coi terzini (vedi Lazio ma anche Juventus)
4 Difficoltà del rombo di centrocampo a scivolare rapidamente sui cambi gioco per dare copertura sugli esterni
5 Difficoltà a tenere ritmi alti per tutta la partita"

Cosa i rossoneri devono temere del Parma?

"Il Parma (insieme al Cesena)è la squadra più in difficoltà del campionato dal punto di vista del gioco. Ha poco possesso palla e fa fatica ad arrivare al tiro. L'infortunio patito da Floccari ad inizio gara contro l'Atalanta ne accentua il deficit realizzativo. Pellè, il probablile sostituto, è un giocatore pulito, che gioca bene di sponda e tiene impegnata col fisico la linea difensiva avversaria, ma non ha nè il guizzo in area, nè la mobilità dell'ex laziale. Il giocatore più pericoloso rimane quindi Giovinco che sembra aver trovato quest'anno anche un certa confidenza con il gol. Il segreto sta nella sua posizione. Colomba lo schiera come seconda punta e non come trequartista per cui gioca molto più vicino alla porta, pur mantenendo una discreta libertà di movimento. Il Milan dovrà fare attenzione anche sulle corsie laterali, in particolare nella fascia di competenza di Antonini che, potrebbe andare in sofferenza, contro la catena opposta del Parma composta da Gobbi e Modesto".