... Il prof. Allegri tiene lezioni da grande squadra
Una squadra di calcio è l’insieme di diverse componenti, sono tante le variabili che fanno di un gruppo di calciatori una grande compagine.
La rosa è l’elemento base, i campioni sono l’essenza del calcio, di loro si necessita per poter essere ai vertici, ma da soli non possono vincere, essi hanno bisogno di “gregari” e di una guida. Il Milan ammirato ieri sera sembra essere l’emblema della squadra ben costruita, con al comando l’uomo giusto per tornare definitivamente grandi.![]()
La tripletta di Antonio Nocerino è l’esempio lampante di un’intelligente organizzazione societaria prima che di gioco. L’uomo di spessore tanto invocato per il centrocampo rossonero probabilmente non è arrivato, non c’è stato un acquisto scioccante, non è arrivato il decantato Mister X, ma a Milanello sono entrati in punta di piedi due volti nuovi di una squadra che sa cambiare.
Il Milan ha lavorato a lungo per portare a casa un campionissimo, probabilmente il vero obiettivo era Fabregas, campione per cui valeva la pena investire una fortuna. Persa quest’occasione, il giocatore voleva fortemente tornare al Barcellona, Adriano Galliani e Massimiliano Allegri hanno optato per due scommesse, due giocatori di qualità, potenzialmente di ottimo livello, ancora non affermati, ma sicuramente affamati.
Sono arrivati Aquilani e Nocerino per la mediana, due nomi che non hanno infiammato la tifoseria, ma che stanno dimostrando di meritare la gloriosa maglia rossonera. Il romano sta acquisendo sempre più fiducia, le pressioni su di lui non sembrano essere eccessive, lo status perfetto per la crescita mentale di un giocatore dalla qualità innegabili, ma troppo spesso vittima delle aspettative e degli infortuni. Il napoletano sta mostrando tutte le sue doti, dalla grinta all’abnegazione, sino alla capacità nell’inserimento che viene premiata dai piedi fatati dei compagni, capaci di servirlo nella maniera adeguata per renderlo pericoloso.
Il diavolo ha inanellato tre vittorie consecutive in campionato, ha rimesso sui giusti binari una situazione di classifica che circa 10 giorni orsono sembrava disastrosa. La squadra ha saputo riordinare le idee dopo una partenza orribile ed una sconfitta pesantissima come quella patita contro la Juve, ha saputo attendere senza scoraggiarsi che le cose girassero per il verso giusto.
La vittoria con il Parma, larga nel risultato, non ha convinto fino in fondo i protagonisti rossoneri, la severità nei giudizi espressi da Allegri ed Ambrosini denota un’ambizione che non ha eguali. Il Milan non ha giocato un match brillante contro i ducali, eppure ha portato a casa i tre punti senza mai mettere in discussione la partita. L’impressione è che la squadra sia tornata sui livelli che gli competono, quelli della grande squadra, capace di vincere anche senza stupire. La capacità di una grande del calcio moderno, infatti, è proprio quella di conquistare il bottino pieno anche nei momenti in cui il gioco non è brillante.
La differenza che sembra correre fra il Milan e le altre, la Juve in particolare, risiede proprio in questa capacità di fare male all’avversario senza “impegnarsi” troppo. Mentre i bianconeri hanno dovuto sfoderare una prova maiuscola per mettere sotto la zoppicante Fiorentina per 2-1, il diavolo ha schiacciato il Parma restando comodamente seduto sul suo trono di campione d’Italia.
Il gioco e la forma fisica ottimale arriveranno, l’importante è non perdere ulteriore strada nel frattempo, continuando a marciare consci di poter fare molto di più. Quel quid che manca lo può dare esclusivamente l’atteggiamento di chi questa squadra la guida, ed in questo senso il visibile fastidio di Massimiliano Allegri ieri sera è da accogliere con entusiasmo. Il tecnico toscano non si siede sugli allori, non si esalta per un risultato che avrebbe portato al settimo cielo molti dei suoi colleghi, è cosciente delle proprie capacità e si aspetta il massimo dai suoi ragazzi.
Questa mentalità è l’anima di una grande squadra, è quell’elemento che può spingere una squadra fatta di campioni e gregari sullo stesso livello degli alieni in blaugrana. Il Milan pensa da grande, vince da grande, parla da grande, adesso deve solo iniziare giocare veramente da grande per potersela vedere alla pari contro tutti gli avversari.
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