Da van Basten a Nocerino passando per un insospettabile. Tre volte grazie

Da van Basten a Nocerino passando per un insospettabile. Tre volte grazieMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 29 ottobre 2011, 08:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Le triplette, tanto rare quanto preziose, nelle ultime due giornate sono piovute nelle porte delle squadre avversarie (Lecce e Parma). Sono in pochi a poter vantare nella propria carriera una tripletta, un segno indelebile in soli 90 minuti. Ricordi emozionanti, da quel Milan-Goteborg dell'allora Coppa Campioni. Ravelli è dovuto inchinarsi al grande Marco van Basten. In quell'occasione fu addirittura un poker, ma il Cigno di Utrecht aveva feeling anche con le triplette. Pescara-Milan, 13 settembre 1992 pirotecnico 4-5 e hat trick dell'olandese. In quell' occasione aveva aperto le marcature un certo Massimiliano Allegri. Gli altri tre gol abruzzesi? Uno di Massara e una doppietta di Franco Baresi, nella propria porta. Chicca. Il capitano rossonero è stato artefice, anche lui, prototipo del libero ultimo uomo prima dell'estremo difensore, di una tripletta. Ebbene sì. 10 gennaio 1990, Milan-Messina di Coppa Italia, 6-0. Il giocatore con il braccio sempre pronto ad alzarsi per suggerìire al guardalinee il fuorigioco, batte per tre volte l'estremo difensore siciliano grazie a tre precisi calci di rigore.
Unica, per questo più gustosa e memorabile la tripletta del metronomo Demetrio Albertini. 15 dicembre 1996, Reggiana-Milan 0 a 3. Il numero 4 trasforma due calci di rigore che lo aiutano nell'impresa della tripletta.
Dalla Germania Oliver Bierhoff sceglie l'Empoli come vittima. A San Siro i toscani perdono 4 a 0 e Zaccheroni prepara il sorpasso scudetto sulla Lazio. Bella e importante.


George Weah, primo pallone d'oro nato in Africa, ha trascinato spesso il Milan grazie alle sue movenze feline. 11 aprile 1998 Milan-Atalanta 3 a 0 firmata esclusivamente dalle unghiate di Giorgione. Il liberiano ha impiegato due anni prima di farcela ma anche lui incastona tre perle nella stessa sfida.
Potevano mancare gli altri leader? Allora via di Sheva e Kakà. Stagione 1999/2000 e l'esplosivo 4-4 vede l'ucraino come protagonista principale. Prima tripletta rossonera anche dall'est, dal re dell'est.
Aprile regala a Kakà le prime tre gioie. Il nono giorno del mese e il Chievo fanno da sfondo all'evento. Il Milan a San Siro vince 4 a 1 e l'altro gol è di Alessandro Nesta. Pellissier ammira e realizza il gol della bandiera.
E non finisce qui… Le prime volte non si scordano mai, così continuiamo nel giro delle prime triplette personali.
Questa volta è il turno di Ronaldinho. Sogno di mercato per anni, arriva a Milano il dentone più forte e simpatico di tutti i tempi. Il suo pubblico ha goduto dal vivo, perché San Siro è ancora una volta palcoscenico. 17 gennaio 2010 Milan-Cesena e il Gaucho attende fino al 90esimo per entrare nella hall of fame delle tre perle. L'altro gol, per la cronaca, è di Borriello.
E poi è storia dei giorni nostri, una storia che inizia con la B e finisce con la O. Boateng e Nocerino, prime triplette rossonere per entrare nella lista dei più grandi.