Il Diavolo in cielo
Il Milan gode dopo la vittoria contro la Roma. E sì, i rossoneri tornano a vincere contro una grande. Tutto molto bello, come direbbe il grande Bruno Pizzul. Leggendo la classifica un attimo dopo il triplice fischio romano si scopre che in alto, in altissimo ritornano i campioni d'Italia.
Osservando con gli occhi lucidi la nuova momentanea Serie A, mi soffermo sui numerini accanto alla voce Milan. R, gol fatti, 19. Uno sproposito, una valanga di reti frutto di Cassano (e dei suoi 7 assist), di Ibra (e della sua prepotenza offensiva) e di un gioco che ha poco dell'equilibrio chiamato a gran voce da due stagioni da Allegri. Per fortuna pensano gli amanti dello spettacolo.
La coperta ci piace così, troppo lunga e allora si scopre di avere la botte piena e la moglie sobria.
La casella adiacente alla R è la S, delle reti subite. Sono 14 in 9 incontri. Capovolgendo la classifica sotto la stessa voce si osserva che il Cesena, ultimo con soli tre gol realizzati ne ha subiti quattro in meno di Abbiati, seppur con la partita odierna ancora da giocare.
Il popolo rossonero sventola ancora più felice i bandieroni, perché Ambrosini e compagni sono primi con la variabile spettacolo ai massimi storici.
A San Siro il Milan non ha mai perso, così come non ha mai pareggiato lontano dalle mura amiche. Ora gli uomini di Allegri vincono, soffrono ma vincono.
Uniti, compatti per ritornare laddove compete al Diavolo, più in alto possibile.
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