Moggi: "Il malcostume italiano: ora basta! Milan, il destino è nelle tue mani"

Moggi: "Il malcostume italiano: ora basta! Milan, il destino è nelle tue mani"MilanNews.it
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venerdì 4 novembre 2011, 08:30News
di Luca Iannone
Estratto dall'editoriale di Luciano Moggi per TMW

Non so se stupirmi di nuovo, ma c'è un malcostume palese, che in Italia si verifica praticamente in ogni occasione, ma a cui non riesco in nessuna maniera ad abituarmi. È troppo breve, è troppo falso, il passaggio tra "odio", stima ed amore nei confronti di chi sta contro di noi. Intendiamoci, per evitare facili fraintendimenti e sicure strumentalizzazioni: il mio riferimento è tutto al coro levatosi da ogni angolo d'Italia in favore di Antonio Cassano. Un ragazzo d'oro, un professionista che apprezzo e con cui mi sarebbe piaciuto moltissimo avere l'opportunità di lavorare. Valutazioni che il diretto interessato conosce, e che non sono cambiate dalla prima volta che ebbi l'opportunità di vederlo disegnare magia sul campo prima, e parlargli di persona poi. Sentimenti reali, nei confronti di un ragazzo che sta vivendo un momento complicato che sono convinto sia destinato a terminare al più presto.
Procedura diversa, però, è quella che contraddistingue l'opinione pubblica del nostro paese, con particolare riferimento agli organi di informazione. Si diventa bravi, belli e buoni solo quando si è colpiti da qualche disgrazia.

Cassano è un genuino, uno che non porta rancori e viene immancabilmente giudicato e crocifisso per quelle stramberie che, volenti o nolenti, sono e saranno sempre parte di lui. Troppo facile accusarlo prima e fargli gli occhi dolci ora, quasi per compiacerlo. Non vedo l'ora che Antonio possa tornare a far parlare i suoi piedi, dividendo l'Italia per le sue qualità ed il suo carattere. Uno così, mi vedrà sempre e comunque dalla sua parte.
Non lascerà alcuno strascico, come è ovvio che sia, il pareggio del Milan in Bielorussia. I rossoneri non vinceranno la Champions League, ma hanno tutte le carte in regola per dare fastidio a chiunque avrà la sventura di trovarli sulla propria strada. Del resto, in campionato non ci metteranno molto ad imporre i loro ritmi e la loro leadership, di conseguenza potranno concentrarsi nella maniera più opportuna sugli impegni continentali.