Quella fame che non basta mai...
Non si finisce mai di parlare di Mister “X”, o meglio, di Mister “X” ce n’è sempre almeno uno, pronto a tormentare l’immaginazione e la fantasia dei tifosi rossoneri e dar lavoro agli organi di informazione. Se poi Galliani ammette che lo stop di Cassano non può lasciare insensibile la dirigenza di Via Turati, allora ci sono tutte le premesse per un inverno caldo sul fronte mercato.
“Quasi sicuramente, se arriverà qualcuno, sarà con la formula del prestito con diritto di riscatto”, ha confermato l’ad durante la conferenza di presentazione di Superflash, ultimo prodotto del Gruppo Intesa Sanpaolo, “e non dovrà necessariamente essere arruolabile per la Champions”. Non è arruolabile per la Champions neppure Stephan El Shaarawy, senza dubbio il più brillante tra i giovani a disposizione di Allegri, oltre che il più costoso. Non è una scommessa, è un investimento vero e proprio, è a tutti gli effetti un giocatore su cui il Milan punta (punterebbe) per il futuro.
Eppure, con Cassano fermo ai box il primo pensiero va al mercato, alle soluzioni esterne che se risolvono un problema di carattere numerico, dall’altro rischiano di annichilire ulteriormente il morale del Faraone, rimasto all’addiaccio anche nella comoda vittoria collezionata domenica scorsa contro il Catania. Per caratteristiche tecniche, dopo Robinho, El Shaarawy è l’attaccante che somiglia di più a Cassano. Può giocare da seconda punta, da rifinitore, partendo dal centro come dalle fasce. Ed ha fame, tanta fame, ma quella, evidentemente, non basta mai.
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