Crema catalana: effetti indesiderati

Sono stati 5 giorni interlocutori, senza campionato e senza Champions League, scanditi dalla condanna a Moggi (senza dubbio evento più importante della settimana) e, naturalmente, dalla Nazionale di Prandelli, che fino agli Europei difficilmente riuscirà a scaldare i cuori come e più della Serie A e della Champions League. E allora non resta che guardare avanti, a queste due competizioni, che da qui a qualche giorno rischiano di incrociarsi pericolosamente. Tra 8 e 12 giorni, Fiorentina e Barcellona riporteranno in campo il Milan in Italia e in Europa.
Sullo sfondo, più che il faccione irriverente di Zlatan Ibrahimovic c’è quello più morbido e infantile di Alexandre Pato. Fiorentina e Barcellona sono le sue partite, innanzitutto perché quelle del suo ritorno in campo dopo lo stop patito nella gara interna contro l’Udinese, ma anche perché le ultime volte che il brasiliano ha incontrato queste due squadre, è andato a segno. Pensando al Franchi e al Camp Nou, il primo giocatore che viene alla mente non può che essere lui.
Così come pensando al ritorno in campo del Milan, tra 8 giorni, vengono in mente gli scarpini sgargianti di Messi, la basetta sottile di David Villa, i dentoni di Pedro e Mascherano e la barbetta di Guardiola.

Fiorentina-Milan andrà in scena in salsa catalana, i giorni che ci separano dallo sbarco degli alieni a San Siro, che avverrà il prossimo 23 novembre, lo saranno altrettanto. Uno sbarco che da un lato spaventa, dall’altro è attesissimo, come si attendono la data e la partita dell’anno. Ma siamo sicuri valga la pena correre il rischio di pensare prima a ciò che viene dopo? La risposta è no, soprattutto perché giocare e vincere al Franchi, malgrado gli ultimi precedenti e contro una Fiorentina nuova e verosimilmente rigenerata dall’arrivo di Delio Rossi, non sarà facile. Meglio un passo alla volta che due affannosi in uno…