...La qualità al potere: Allegri se la gioca a viso aperto

...La qualità al potere: Allegri se la gioca a viso apertoMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 23 novembre 2011, 18:15Focus On...
di Emiliano Cuppone

Massimiliano Allegri non ha paura.
Il tecnico toscano prova ad affrontare il Barcellona a viso aperto, provando a metterla sullo stesso piano, quello tecnico. Il centrocampo che dovrebbe essere schierato questa sera è pieno zeppo di qualità, si regge sui muscoli di Mark Van Bommel, ma si fonda sulla tecnica di Aquilani e Seedorf.
Max l’acciuga prova a confutare il (perdente) teorema di chi pensa che i catalani si possano affrontare solo “difendendosi”, provando a limitarne le folate offensive, attendendoli rintanati, per poi sperare in miracolose ripartenze quando ce n’è l’occasione. Il Milan ci aveva provato al Camp Nou, si era chiuso a riccio imbrigliando il gioco blaugrana e riuscendo a fare male con la velocità di Pato e la prepotenza fisica di Thiago Silva su calcio da fermo. Ma quella partita aveva dei significati diversi, si giocava sul campo di Guardiola e seguaci, il Milan era appesantito, fermo sulle gambe dopo la dura preparazione estiva, era fondamentale strappare punti in Spagna per la classifica del girone e per il morale di una squadra in difficoltà.
Il Milan che affronta oggi il Barça è consapevole della propria forza, non vive l’emergenza infortuni, ha trovato un gioco ed una qualità offensiva che non ha eguali negli ultimi anni rossoneri, non ha nulla da perdere, il pari non servirebbe a nulla e deve provare a vincere contro questo mostro biblico che è la squadra di Messi.
La scelta è azzardata, tanto quanto ragionata. La vera forza del Barcellona non sta nel palleggio incessante, lite motive delle partite blaugrana, quello può essere limitato, con abnegazione e concentrazione, con la tattica difensiva di cui Allegri ed i suoi sanno essere splendidi interpreti.

Quello che fa dei catalani una compagine superiore alle altre è il lavoro fatto quando non sono in possesso di palla, è quel pressing asfissiante che non permette agli avversari di ragionare con il pallone fra i piedi.
Se una formazione imbottita di muscoli e corsa (come quella che ha giocato all’andata dopo l’uscita di Boateng) garantisce maggiore copertura e capacità di limitare l’ormai famoso “tiki taka”, dall’altro lato però penalizza oltremodo in fase d’impostazione, rendendo le avversarie di Guardiola incapaci d’imbastire azioni degne di note e capaci di portare pericoli alla porta di Victor Valdez.
Il pressing alto del Barcellona, con quattro uomini a circondare il portatore di palla, è un’arma incredibile, ma che può ritorcersi contro il filosofo catalano, qualora trovasse di fronte a sé palleggiatori capaci di saltare il primo pressing. Se la qualità degli avversari permette di scavalcare, con tocchi di prima e passaggi calibrati, quei quattro uomini che portano il pressing, allora la formazione di Messi si troverebbe irrimediabilmente in inferiorià numerica, con la necessità di rincorrere un pallone che notoriamente corre più velocemente degli uomini, anche delle frecce blaugrana.
La partita di Seedorf ed Aquilani sarà fondamentale in questo senso, a loro si chiede di bypassare il pressing del Barça, di far ripartire l’azione rossonera e di mettere in difficoltà una difesa che non è sembrata invulnerabile nell’uno contro uno (Alexandre Pato insegna). Allo stesso tempo a loro sarà richiesto sacrificio ed abnegazione tattica, corsa e grinta da medianacci, qualità che non hanno insite nel loro modo di giocare, ma che sapranno trovare nel loro bagaglio d’esperienza visto il fascino e l’importanza di una sfida tanto prestigiosa.
A sorreggerli la sagacia tattica ed il senso della posizione di Mark Van Bommel, chiamato a riscattare un inizio di stagione balbettante. Ad accompagnarli la grinta di Boateng e la velocità straripante di Ignazio Abate, con l’aiuto del solito infaticabile Robinho (stando almeno alle ultime che lo vogliono in vantaggio su Pato per un posto di fianco ad Ibrahimovic). Tutti rassicurati dalla presenza delle due colonne difensive Nesta e Thiago e dall’esperienza di Zambrotta, mai assente nelle sfide che contano.
Sarà un Milan spregiudicato per alcuni, sarà un Milan troppo sbilanciato per altri, comunque sia, sarà il Milan di Massimiliano Allegri che proverà a giocarsela alla pari con gli alieni in maglia rossoblù guidati dal nemico pubblico numero uno di Zlatan Ibrahimovic, non dimentichiamoci quest’ultimo “piccolo” particolare.