Come fu per Cassano: triello rossobianconerazzurro

Come fu per Cassano: triello rossobianconerazzurroMilanNews.it
© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport
venerdì 25 novembre 2011, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Tema di occasioni, tema di sfide di mercato tra le nostre big. Nel 2010 ci fu la corsa ad Antonio Cassano, scaricato dalla Sampdoria e pronto ad accasarsi, quasi gratis, nel club che realmente avrebbe avuto fiducia in lui. Inter e Juventus, che più del Milan lo avevano seguito nei mesi e nelle stagioni precedenti, fecero un passo indietro, ritenendo forse il barese impreparato caratterialmente al salto di qualità. Il Diavolo, che in tema di affari a costo zero se ne intende, non ci pensò due volte, accordandosi con Giuseppe Bozzo a tempo di record: Fantantonio capì che il rossonero sarebbe stato il suo destino e l'operazione andò in porto senza intoppi. La situazione di Tevez è diversa rispetto a quella che fu di Cassano, ma ha molte analogie: come il pugliese, infatti, l'argentino ha un carattere molto fumantino e particolare, oltre ad essere fuori rosa e lontano dai campi da tempo immemore. La differenza principale sta nel prezzo: il Manchester City è disposto sì al prestito, ma non a regalare il suo assistito, volendo rientrare (almeno in parte) dell'investimento effettuato nel 2009 (circa 30 milioni di euro).

Come nella corsa all'ex blucerchiato, il Milan dovrà vedersela contro Inter e Juventus, in un triello di mercato dal sapore antico. Se i nerazzurri erano i favoriti, anche in relazione all'esistente colonia argentina, Galliani sempre aver messo la freccia del sorpasso nella giornata di ieri: l'incontro con Kia Joorabchian, agente del giocatore, ha già posto un primo paletto nella corsa all'attaccante. La forbice è ancora ampia, ma le parti non dovrebbero faticare a trovare un accordo di massima: il placet presidenziale di Silvio Berlusconi, inoltre, fa crescere sensibilmente l'ottimismo generale. Oggi si titolava ad un probabile inserimento della Juventus, ma il club torinese non sembra così convinto come il Milan: l'operazione è difficilissima, oltre che costosa, e la gestione Conte non sembra propriamente l'ideale per contenere un elemento particolare ed esplosivo come Tevez. Più pericolosa sembra l'Inter che, tuttavia, deve gestire un palese sovraffollamento nel reparto offensivo: Castaignos, Coutinho, Forlan, Milito, Pazzini e Zarate (il quale dovrà essere pagato alla Lazio), difficilmente lasceranno spazio ad altre operazioni in entrata.