Leonardo o Tevez, il giallo della Senna. Uno è di troppo e va verso Milano

L'estate è stata loro, l'inverno rischia di vederli ancora protagonisti. Carlitos Tevez e Leonardo, attaccante del Manchester City e direttore generale del Paris Saint-Germain. Due figure importantissime del calcio internazionale anche per la presenza, alle loro spalle, di facoltosi sceicchi che possono muovere calciatori come fossero carrarmatini del Risiko, abituati a cifre a dieci zeri, più che a sette o otto.
Il possibile passaggio dal City al Paris Saint Germain del calciatore argentino potrebbe non essere fantamercato proprio grazie al fondo qatariota proprietario del club francese, c'è un però grosso come una casa. Il PSG sta vivendo un momento difficile in Ligue 1 e, più in generale, del proprio progetto.

Kombouaré è l'allenatore più precario del campionato, Leonardo ha già incontrato Ancelotti (stipendiato dal Chelsea), si parla di Makelele, qualcuno ha anche ipotizzato possa essere l'ex Milan e Inter il prossimo allenatore ma questa è un'ipotesi irreale e lontana.
La sequela di eventi indebolisce Leonardo, perché incapace di scegliere il destino della panchina. Immaginatevi se dovesse arrivare Tevez, il mistero andrebbe a infittirsi e ingarbugliarsi: il dirigente verdeoro dovrebbe essere il plenipotenziario in carica, mentre Tamim Al Thani compra attaccanti senza passare dal via. Leonardo quindi delegittimato e le voci che lo rivorrebbero all'Inter - e questa è una pista da non trascurare, indipendentemente dall'Apache - potrebbero prendere sempre più corpo.
In ogni caso è difficile che Tevez possa passare da uno sceicco all'altro, dopo avere fatto il diavolo a quattro per lasciare Manchester. Insomma, almeno per il momento il Milan dovrebbe stare tranquillo.