Aquilani e Seedorf: da mezz'ali ad "ali a metà"

Aquilani e Seedorf: da mezz'ali ad "ali a metà"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 11 dicembre 2011, 22:00Twitch
di Emiliano Cuppone

La qualità al potere. Sembrava questo lo slogan della formazione schierata da Massimiliano Allegri a Bologna.
Orfano dell’ormai indispensabile Nocerino, unico per caratteristiche tattiche e soprattutto per l’attitudine all’inserimento, il mister toscano ha gettato nella mischia lo stesso centrocampo che ha affrontato a viso aperto il Barcellona.
Seedorf ed Aquilani ai fianchi di Van Bommel, la speranza di aprire la squadra di Pioli e di metterla in crisi con la tecnica del duo fantasia. Il gol di Seedorf sembrava giustificare la scelta, l’olandese ha punito con un colpo dei suoi l’arroccata difesa bolognese.

Il numero 10 rossonero è stato interprete di un’ottima prima frazione di gioco, ha calamitato il pallone, togliendo Van Bommel dall’imbarazzo d’impostare l’azione visto anche il pressing dei centrocampisti di Pioli su di lui. Aquilani un po’ in ombra, ma efficace con gli inserimenti in area, vicino al gol e comunque propositivo.
Nel secondo tempo cala Seedorf, e cala visibilmente il Milan, il gioco fluido del primo tempo lascia spazio ad una manovra farraginosa, l’uscita dal campo del professore spegne definitivamente la luce, con una squadra che si affida con sempre maggiore continuità al lancio lungo ed una preghiera verso Ibra.
Aquilani cresce nel secondo tempo, soprattutto sotto il profilo dell’intensità, ci mette la gamba il romano, ma non riesce a gestire la manovra alla sua maniera, sembra appannato il geometra rossonero, forse un po’ affaticato stante un impiego senza soluzione di continuità pressoché dall’inizio di stagione.
Una sufficienza strappata con le unghie per il romano, qualcosa in più per l’olandese grazie ad un gol che ha dell’incredibile, nulla di eccellente per entrambi, merito soprattutto di un Bologna che ci ha messo l’anima e la grinta, nonché demerito di punte che non hanno creato grandi spazi e forse non sono riuscite a tenere alta la palla, per un Milan che esce dal Dall’Ara complessivamente rimandato agli esami di riparazione.