Zlatan e Robin, aspettando Paperinik

Zlatan e Robin, aspettando PaperinikMilanNews.it
mercoledì 21 dicembre 2011, 08:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Un faro si illumina nel cielo. All'interno del cerchio giallo non è un pipistrello ma un profilo che suggerisce naso pronunciato e codino in testa. Zlatan. Il suono delle sirene rimbomba nella notte isolana, qualcuno venga a prenderlo, a fermarlo. Dove vuole arrivare! Berlusconi chiama, Allegri non risponde. Il Milan ritorna in vetta al campionato (aspettando Udinese-Juve) grazie ad una vittoria tanto importante quanto sofferta. Il numero uno rossonero nei giorni scorsi aveva espressamente consigliato al suo Milan di esprimere un bel giuoco e invece si deve "accontentare" di tre punti su un campo reso pesante dalla pioggia e sempre difficile come il Sant'Elia. Meno male che Ibra c'è, verrebbe da cantare. Maschera e mantello, come il suo collega di giochi. Il partner ideale è Robin. Un primo tempo che viaggia a velocità di crociera sulla falsa riga di quello casalingo contro il Siena, il tutto condito da poche idee. Verrebbe da prendere il telecomando e premere forward, non succede nulla. Il primo gol dei rossoneri spiana la strada e rende in salita la sfida per gli uomini di Ballardini. Ballarini-Allegri un incrocio di ricordi ed emozioni, il primo ha allenato gli allievi e la primavera del Diavolo, mentre il secondo ha conquistato il calcio che conta proprio sulla panchina sarda. La difesa traballa, Thiago Silva e Mexes riescono a resistere agli attacchi rossoblù, mancano però gli esterni bassi che difendono bene ma in fase di costruzione denotano i loro limiti.

Se per Bonera vale il discorso che viene utilizzato fuori posizione, per Taiwo questo tipo di ragionamento non si può fare. In fase di costruzione "sparecchia" troppo regalando di fatto il pallone al Cagliari che riconquista la sfera senza sforzo alcuno. Prorompente fisicamente non da sfogo alla sua possanza fisica auto-limitandosi eccessivamente. A centrocampo brilla Naingollan, giocatore che al Milan farebbe molto comodo e con caratteristiche che lo rendono completo e goloso agli amanti del calcio. Aquilani non dispiace, Nocerino non decolla e Boateng non è lo spettacolo dopo il week end. Per divertirsi bisogna alzare gli occhi e guardare avanti. Zlatan Ibrahimovic è sempre più l'uomo decisivo, Robinho compone la nuova coppia per eccellenza. Zlatan e Robin, perennemente in guanti bianchi, sconfiggono le forze del male scardinando difese come i più esperti ladri di gol. Qui non c'è niente da rubare ma le mani non si possono riempire di polvere. Lavori chirurgici. Robin è la spalla ideale ma non chiedetegli di rovinare a rete. Assist che invita al primo gol rossonero, chiude il triangolo con Zlatan come se sapesse già che di li a pochi istanti avrebbe dovuto abbracciarlo per esultare, se a questo aggiungiamo l'assist per il gol di Nocerino di quattro giorni fa e l'invito a Boateng per superare Brkic in uscita... Maniaco dell'ultimo passaggio, collezionista di ringraziamenti, è Robin il mantello più lucente tra i supereroi rossoneri (sempre dopo sua maestà Zlatan). Cagliari è conquistata come la vetta momentanea, non resta che attendere Paperinik...