Un trend eccezionale

Un trend eccezionaleMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 21 dicembre 2011, 20:00Primo Piano
di Tiziano Crudeli

A Cagliari il 6 gennaio 2011 il Milan aveva iniziato l’anno con una vittoria per 1 a 0 (gol di Strasser) e sempre a Cagliari i rossoneri chiudono  con un rotondo 2 a 0.  Nel corso di questi dodici mesi, è bene ricordarlo, il Milan ha conquistato lo scudetto numero 18 e una Supercoppa italiana battendo l’Inter 2 a 1.
L’ultima prestazione del 2011 non è stata però esaltante, almeno sul piano del gioco. Nelle prime battute del match il Milan ha rischiato di andare in svantaggio   (palo di Larrivey) ma  nell’azione successiva  ha  sbloccato il risultato con l’autorete di Pisano che, nel tentativo di anticipare Nocerino, ha infilato la palla nella propria porta. Da quel momento i rossoneri hanno addormentato l’incontro  ricorrendo al sonnolento e noioso, ma redditizio,  “titic e titoc”. Poi, nel secondo tempo,  è arrivato l’ennesimo sigillo di Zlatan. E qui, nonostante un paio di conclusioni pericolose di Ekdal e Larrivey vanificate dagli interventi di  Abbiati  e due clamorosi gol sbagliati da Robinho e Pato, si è chiusa la contesa. Squadra comunque stanca. D’altronde le 23 partite stagionali , 6 più della Juventus, indubbiamente pesano.   Ventidue match  dal 9 settembre al 20 dicembre  così distribuiti: 16  in campionato - 10 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte-   6 di Champions - 2 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta-. Più la  Supercoppa italiana giocata il 6 agosto.  Ibrahimovic  e compagni hanno  bisogno di tirare il fiato.
Al Sant’Elia,  nella mia personalissima pagella  dei  migliori in campo  ho inserito  Robinho.  E’ vero, il brasiliano ha mancato il solito gol (è il sesto clamoroso  errore stagionale) ma instancabile stantuffo  ha corso a perdifiato  e confezionato due assist dai quali sono scaturiti l’autogol di Pisano e la rete di Ibra.  Binho nella graduatoria degli assist  è salito a quota cinque.
Sugli scudi, come sempre, Ibra, trequartista, punta, difensore, centrocampista. Insomma uno Zlatan poliedrico e assolutamente decisivo. Un po’ di numeri per dimostrarlo.

Lo svedesone in campionato nelle 13 partite disputate (era assente col Napoli, Udinese e Cesena)  ha centrato il bersaglio ben  11 volte (5 su rigore). Ibra non ha segnato col Palermo, Lecce e Fiorentina.  In Champions:  4 reti in 4 match (era assente col Barcellona all’andata e col Viktoria Plzen al ritorno) ,  nella Supercoppa italiana 1,  per un totale complessivo  di 16 reti in 18 partite. Non solo. Nelle ultime 9 giornate di Serie A  ha realizzato  10 reti. Perfomance  iniziata alla nona giornata col Parma 1 gol, poi con la Roma 2, Catania 1, Fiorentina 0, Chievo 2, Genoa 1, Bologna 1, Siena 1, Cagliari 1.
E’ un Milan che, dopo la sconfitta con la Juve,  viaggia con un trend  eccezionale: 9 vittorie 2 pareggi, 28 punti.  30 reti all’attivo  e 10  al passivo. Altro aspetto positivo la difesa che  da due partite non subisce gol. Mexes nonostante qualche sbavatura sta pian piano ritrovando confidenza con gli incontri ufficiali e Thiago Silva giganteggia. Inutile cercare il pelo nell’uovo e storcere il naso per il gioco non spettacolare.  Non si può avere tutto e subito. Intanto mettiamo in cascina altri 3 punti ottenuti con pieno merito. Per migliorare e rinforzare l’organico c’è tempo, visto che siamo soltanto alla sedicesima giornata.  Auguri a tutti.