Tre punti difficili, un giallo da svelare e una necessità a sinistra

Tre punti difficili, un giallo da svelare e una necessità a sinistraMilanNews.it
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martedì 10 gennaio 2012, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

Nella sfida contro l'Atalanta sono emerse alcune certezze che è bene sottolineare. Partiamo dagli aspetti positivi: il numero 11 e il numero 33 sono dei fenomeni che da soli possono cambiare le sorti di una gara. Denis è uscito frustrato dopo aver affrontato Thiago Silva che, come si usa dire in gergo calcistico, non gliel'ha mai fatta vedere. Ibra, oltre al rigore e all'assist per Boateng, si è concesso pure il lusso di un elastico che avrebbe fatto impazzire chiunque. Detto questo, la necessità di un terzino sinistro che dia garanzie, è sembrata più che mai impellente. Con tutto il rispetto per la meravigliosa carriera che ha avuto, ieri Zambrotta non è apparso particolarmente lucido. Ha spesso sofferto su Schelotto e in fase propositiva è stato poco preciso. Certo, lui almeno ha l'esperienza per ridurre i rischi che arrivano da quella fascia, ma per un Milan che vuol tornare protagonista in Europa, non sembra poter essere abbastanza. Si è parlato tanto di Maxwell che Raiola potrebbe portare in rossonero. Ibra ne sarebbe entusiasta e anche la difesa rossonera, sebbene il brasiliano non possa giocare in Champions League. L'altro nome è quello di Kolarov, ma le questioni con il City stanno diventando più che mai incerte.

Ovvio che il problema sia Tevez. I citizens sembrano non aver gradito le foto di Galliani con l'Apache in un ristorante a Ipanema e così ora vorrebbero rifiutare l'offerta “fantasiosa” fatta dal Milan. In tutto questo potrebbe inserirsi l'Inter, club con il quale il City sembra aver maggiore feeling. Non è così per Tevez che, invece, avrebbe scelto la maglia rossonera. Ma il coltello dalla parte del manico ce l'ha la squadra di Mancini che, se le offerte non dovessero piacere, potrebbe anche decidere di congelare l'attaccante senza venderlo, lasciandolo fermo fino a giugno. Questa possibile minaccia potrebbe spingere l'argentino ad accettare qualunque soluzione, purché non sia quella di non giocare fino all'estate. E quindi anche l'Inter. Il rischio, dunque, di figuraccia per il Milan non è poi così remoto. Bisogna evitare di perdere la precedenza con il giocatore, anche perché un conto è che resti in Inghilterra, un altro è che l'Apache vada all'Inter. Peraltro proprio prima del derby...