Déjà vu

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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 16 gennaio 2012, 10:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

18 dicembre 2010, il Milan chiude l'anno nella maniera peggiore, perdendo in casa contro la Roma di Ranieri. Una gara bloccata, caratterizzata dalla solidità del 4-4-2 del tecnico romano: i rossoneri faticano non solo a trovare la via del gol, ma anche quella della conclusione. Sarà l'ex Borriello a decidere la contesa, siglando un gol fortunoso dopo un rimpallo sul corpo di Abate. La partita contro i giallorossi era stata, fino ad ieri, l'ultima sconfitta del Diavolo a San Siro in campionato. Sempre Ranieri, su un'altra panchina, ha interrotto la striscia positiva interna dei rossoneri, colpendoli e punendoli allo stesso modo (e con lo stesso risultato). Questa volta è il derby, e la sconfitta brucia (e pesa) ancor di più, ma il tecnico nerazzurro ha battuto Allegri con la medesima strategia.

Il milanista non è riuscito a trovare una tattica efficace per scardinare il catenaccio avversario, finendo per soccombere nuovamente su una distrazione difensiva. Abate, protagonista sfortunato anche nella gara contro i capitolini, si è reso partecipe di un errore grossolano, ciccando il pallone poi trasformato in oro da Diego Milito. Il vantaggio interista ha poi chiuso le maglie degli ospiti e, irrimediabilmente, il Milan non ha più creato pericoli veri (e costruiti) alla porta di Julio Cesar. Un'altra costante tra le due gare analizzate è la prestazione di Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, prima contro Juan e Mexes, poi contro Lucio e Samuel, ha sicuramente faticato a trovare il bandolo della matassa. Finora sempre decisivo in questa stagione, l'ex blaugrana ha sofferto parecchio la marcatura a uomo dei colossi avversari. Una vera e propria gabbia che, probabilmente, è stata l'arma vincente di questo bis di Ranieri contro il Milan di Allegri.