Pasqualin a TMWmagazine: "Gattuso: speriamo che il periodo brutto sia finito"

Pasqualin a TMWmagazine: "Gattuso: speriamo che il periodo brutto sia finito"MilanNews.it
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giovedì 26 gennaio 2012, 19:15News
di Redazione .
fonte TMW Magazine
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Il noto avvocato e procuratore Claudio Pasqualin ha rilasciato una lunga intervista al mensile online TMWmagazine. Ecco alcune delle sue dichiarazioni a proposito del giocatore del Milan, Rino Gattuso.

Un capitolo a parte lo merita Rino Gattuso. “Un uomo vero. Lo conoscemmo perché a quei tempi frequentavamo la Scozia, in quanto avevamo le procure di Amoruso e Porrini, due calciatori dei Rangers. Un giorno, a Glasgow, mi si avvicina Rino. Mi voleva come procuratore vista la brutta esperienza con un olandese che gli curava gli interessi ma che lo aveva strappato dal Perugia mangiandoci troppo. Il suo obiettivo era di tornare in Italia. Si fece avanti la Salernitana. Saranno mancati 15 minuti alla chiusura del calciomercato. Il presidente della squadra ci fece sapere telefonicamente che l’affare sarebbe saltato: costava troppo. Non demordemmo, anche perché, alla fine i fogli erano tutti pronti, mancava solo la firma della Salernitana. Ecco, quindi, che dico ad Andrea di comunicare a tutti che l’affare è chiuso. La firma di loro ce l’avremmo messa noi. Scoppiò un putiferio, ma la scampammo. Negli ultimi istanti la trattativa si portò a termine, con la firma del vicepresidente della società che era accanto a noi”.

La gioia più grande ve l’ha regalata nel 2006, con la vittoria dei Mondiali. “E’ stata ed è tuttora una fortuna lavorare con lui. E la sera del 9 luglio 2006 me la ricorderò per tutta la vita, anche se non saprei dire chi tra me e Rino era più brillo. Infatti, ancora oggi non riesco a spiegarmi come fece a farmi stampare senza errori quella maglietta che custodisco con tanto affetto. Me la consegnò negli spogliatoi. “Da un campione del mondo a un campione e basta”, recitava. Dopo la vittoria ha preteso di averci a casa sua, a Corigliano Calabro. In piazza c’era un megaschermo che trasmetteva la finale a ripetizione. Migliaia di persone ci suonavano al campanello ogni minuto”. 

Un 2011 sfortunato per lui. “Speriamo che il periodo brutto sia finito. Ma lui l’ha sempre affrontato da uomo vero. Il post carriera? Spero possa rimanere con noi. Abbiamo anche affrontato questo discorso, tra il serio e il faceto. Ha un competenza rara, sarebbe un direttore sportivo ideale, ma anche un ottimo procuratore. Mi auguro di non perderlo. Ma nella mia carriera c’è stato anche chi non ha vinto i Mondiali, ma che resterà per sempre nel mio cuore”.