...Un diavolo in emergenza riscopre i suoi mastini: è tornato il Milan di Allegri

...Un diavolo in emergenza riscopre i suoi mastini: è tornato il Milan di AllegriMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 30 gennaio 2012, 19:30Focus On...
di Emiliano Cuppone

Gennaio volge al termine, il girone di ritorno è già iniziato ed il Milan inizia a ritrovare certezze che parevano perdute.
Nonostante i tanti infortuni, infatti, Massimiliano Allegri sembra poter fare affidamento su una linea  mediana tornata a livelli altissimi. In particolare, tornano in voga alcuni dei protagonisti della sfavillante cavalcata scudetto dello scorso anno.
Perso Flamini dall’inizio dell’anno per un serio infortunio, praticamente mai a disposizione Gennaro Gattuso per i noti problemi al nervo ottico, lasciati per strada anche nuovi protagonisti come Aquiani e Merkel, il rigido inverno che sta investendo l’Italia sembra riportare sulla cresta dell’onda due “vecchietti terribili”.
Mark Van Bommel non aveva brillato nella prima metà di stagione, apparso molto spesso fuori condizione, lento e in difetto d’ossigeno. Massimo Ambrosini era stato tormentato dagli ormai immancabili problemi fisici che non lo mollano da troppi anni, sino alla pausa invernale era stato impiegato con il contagocce e non aveva mai brillato per condizione.
Già in dicembre, però, si era notato un netto miglioramento nelle prestazioni dell’olandese, il quale iniziava a riprendere saldamente in mano le redini del centrocampo. Arrivato nel gennaio dello scorso anno, sin da subito il “generale” orange aveva stupito tutti per intelligenza tattica e carisma, da subito protagonista si era rivelato l’arma in più del Milan del diciottesimo scudetto, portando in campo quell’equilibrio che aveva permesso al diavolo di chiudere il girone di ritorno con la casella sconfitte vuota e soli 7 gol subiti in 19 partite. La preparazione in terra araba ed il freddo dei mesi più rigidi sembrano aver rinvigorito questa roccia di centrocampo, che è tornato dalla sosta con una marcia in più, riprendendo a dispensare solidità davanti alla difesa, ed a regalare lanci degni del miglior metronomo di centrocampo.
Massimo Ambrosini ci ha messo un po’ di più, ha dovuto fare i conti con i suoi tanti acciacchi, ma appena ha avuto l’occasione ha saputo mettere in campo quella personalità che l’ha reso uno dei migliori centrocampisti italiani in circolazione.

Ha sfruttato la Coppa Italia per mettersi in mostra, si è speso davanti alla difesa per far rifiatare MVB, ma anche da mezz’ala destra, sfidando senza alcun timore la “maledizione” che sembra essersi abbattuta su quel ruolo e che ha messo ko prima Flamini, per poi continuare con Gattuso, Aquilani, l’adattato Boateng ed anche il cavallo di ritorno Merkel. Ha risposto presente il capitano, si è distinto per brillantezza fisica e tempismo con il Novara in Coppa Italia, ha dato seguito alla bella prova anche in campionato sempre con i piemontesi, per poi trovare un gol splendido contro il Cagliari, riscoprendo quella gioia effimera che tante volte aveva provato grazie alla sua capacità d’inserimento.
Nonostante la sfortuna, gli infortuni, un mercato di riparazione avaro di centrocampisti, Massimiliano Allegri sembra aver ritrovato quella solidità in mediana che aveva fatto le fortune del livornese lo scorso anno. Nell’emergenza di un’infermeria colma di mediani, il Conte Max ha riscoperto due protagonisti assoluti del suo Milan, che con Nocerino sembrano formare un terzetto di tutto rispetto, muscoli e corsa che tanto piacciono al tecnico toscano.
Mark Van Bommel garantisce quella solidità difensiva e quell’intelligenza tattica che permette ai difensori centrali di vivere sereni il confronto con le punte ed alle due mezz’ali di gettarsi senza paura in area avversaria, raccogliendo così quei bon bon che i vari Ibrahimovic, Robinho e Seedorf confezionano con la consueta qualità. Massimo Ambrosini regala quel temperamento e quella grinta che solo un vero capitano può dare, qualità che trascinano un intera squadra vogliosa di seguire a testa bassa il proprio condottiero con la fascia al braccio. 
Sono tornati i due mastini di centrocampo, è tornata l’esperienza e la fame di chi è abituato a primeggiare, sono tornati i muscoli e la quantità in linea mediana: è tornato il vero Milan di Allegri.