LA LETTERA DEL TIFOSO: "Errare è umano, perseverare è diabolico" di Francesco

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Errare è umano, perseverare è diabolico" di FrancescoMilanNews.it
© foto di Markus Ulmer
giovedì 2 febbraio 2012, 21:50La lettera del tifoso
di Antonio Vitiello
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Cara Redazione di Milan News,

Come tutti i tifosi sono rimasto molto amareggiato dalla sconfitta di ieri sera. Non c'è niente di male perdere in casa della quarta forza del campionato sia chiaro, ma c'è da riflettere per come la sconfitta sia nata. Partendo dal presupposto che sono un grande estimatore del nostro allenatore (le scelte coraggiose di Pirlo e Ronaldinho evidenziano attributi degni di stima) certe scelte davvero faccio fatica a comprenderle. Ho apprezzato la scelta di partire con il tridente per attaccare subito la Lazio, a ben vedere è mancata solo la realizzazione perchè i biancocelesti hanno fatto poco la davanti, con il povero Rocchi a dover lottare tra due mostri come Nesta e Thiago. Nulla da dire quindi sulle scelte iniziali a mio modo di vedere. Il problema viene dopo. Robinho ormai lo conosciamo, se non è in giornata lo si capisce subito dopo appena 5 minuti. Il suo sacrificio è sempre tanto (se Pato si sacrificasse così...!!!). Quello che voglio dire è che se c'era qualcosa da cambiare nei tre davanti era proprio lui. El Shaarawy oltre a essere stato il più pericoloso, non sembrava affatto affaticato, quindi perchè toglierlo? Ben venga l'ingresso di Seedorf trequartista, ma a uscire non doveva essere il giovane faraone. Altro cruccio dei tifosi rossoneri di questo periodo: Emanuelson. Urby Emanuelson è per ruolo naturale un esterno sinistro alto, ruolo che nel nostro modulo non è concepito. Già questo non gioca a suo vantaggio. Giocare sulla trequarti gli riesce con la stessa facilità che avrebbe Abbiati a giocare in Attacco. Non a caso la sua performance migliore l'abbiamo avuto a Novara nel secondo tempo. Perchè l'utilità che può avere Emanuelson in questo Milan è proprio questa: giocare da esterno basso contro le squadre che pensano solo a chiudersi. Detto ciò non voglio di certo portare via il posto al nostro allenatore che ci ha riportati a sorridere dopo anni neri (anzi..nero-azzurri) ma certe scelte sono poco produttive per il nostro gioco e le conseguenze si vedono (la partita di ieri sera è un esempio lampante). Quindi caro Mister, mi rivolgo a Lei, proprio per la grande stima che ho nei suoi confronti mi sento di ricordale, che sbagliare capita a tutti, ma chi persevera è quella roba lì! (Mauro Suma docet).

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.

Francesco Casati