L'alternativa

L'alternativa MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 3 febbraio 2012, 12:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Vice-Ibra o al fianco di Ibra, lo scenario deve mutare in fretta e Massimiliano Allegri sa che non può più sbagliare o perdere colpi. Il Milan rischia il -4 in campionato dalla Juve, deve affrontare un calendario rovente e in Champions, si troverà contro la più temibile delle "bestie ferite": l'Arsenal. I rossoneri in pochissimi giorni si giocano la stagione intera, il momento più delicato da affrontare con una rosa ridotta ai minimi termini e un appannamento di idee, non proprio ottimale. Qualcosa deve cambiare e in fretta, non si può continuare a dipendere dalle lune di Ibrahimovic e fidarsi o affidarsi solo a lui, per sbrogliare una matassa. Contro la Lazio, sono emersi tutti i limiti di una squadra che non riesce a trovare alternative al gioco che l'ha portata sulla vetta d'Italia. Stoppato lo svedese, fermato e immobilizzato il Milan, troppo facile anche per avversari nettamente inferiori sia sulla carta che in campo. Troppo riduttivo indicare nel n.11, l'unico uomo in grado di rompere gli equilibri, limitativo responsabilizzare solo lui o renderlo fulcro obbligato, di una manovra che potrebbe trovare altri milleeuno sbocchi.

Corsie laterali, guizzi nello stretto e perchè no, giocate individuali vista la caratura dei tre davanti e l'inventiva in posseso di ognuno. L'alternativa? Sfruttare a dovere Ignazio Abate e Djamel Mesbah, i loro cross e le loro intuizioni. Come? Impiegando due torri imbeccate da un trequartista o semplicemente ispirate dalle folate dei fluidificanti. Maxi Lopez insieme a Ibra non è utopia, anzi, potrebbe essere la prima alternativa ad un gioco prevedibile, fin troppo. Lo svedese a svariare, l'argentino a tenere inchiodati i centrali di difesa avversari, i compagni pronti ad inserirsi e banchettare sulle spalle di una difesa smobilitata. Allegri ci pensi, alternativa all'alternativa? Impiegare El Shaarawy con maggiore frequenza e far sedere chi meno brillante.