Sfatiamo il tabù inglese!

Sfatiamo il tabù inglese!MilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
martedì 14 febbraio 2012, 13:46Vista dalla Curva
di Davide Bin
Ricomincia la Champions League e per il Milan c'è ancora una squadra inglese come avversaria negli ottavi; per ben tre volte consecutive è arrivata l'eliminazione, ora vediamo di saltare l'ostacolo e proseguire il cammino europeo.

Arsenal, Manchester United e Tottenham; sono i nomi delle tre squadre inglesi che nelle ultime tre edizioni della Champions League disputate dal Milan dopo la vittoria nel 2007 hanno sempre eliminato i rossoneri agli ottavi di finale (ricordo che in una stagione il Milan ha giocato in Coppa UEFA); si può tranquillamente parlare di maledizione inglese, ma siccome il destino a volte offre l'occasione per riscattarsi, ecco che il Milan si trova di fronte nuovamente il primo avversario di questa dolorosa lista, ovvero l'Arsenal, che buttò fuori dalla massima competizione europea gli allora Campioni d'Europa in carica nella stagione 2007-2008. Era un Milan che proprio pochi mesi prima aveva consumato una "gustosa" vendetta sportiva, battendo nella finale di Atene quel Liverpool che l'aveva clamorosamente beffato a Istanbul nella finale del 2005; corsi e ricorsi storici e allora perchè non sperare che, ritrovandosi nuovamente di fronte l'Arsenal, il Milan non possa consumare un'altra vendetta contro un'avversaria inglese? I rossoneri vogliono tornare protagonisti in Europa e non sarebbe accettabile un'altra precoce eliminazione agli ottavi di finale; bisogna tentare di andare più avanti possibile, ben sapendo che qualche squadra è di livello irraggiungibile per il Milan e per le altre italiane, ma che con un po' di fortuna e molta determinazione si può fare strada e sognare di raggiungere Monaco. Non sarà facile, a cominciare da questa doppia sfida contro un Arsenal che ha iniziato la stagione in modo negativo, ma poi piano piano si è ripreso e ora è tornato protagonista anche in campionato, agganciando al quarto posto il Chelsea. La ricetta di Wenger è sempre la stessa: tanti giovani da lanciare con qualche giocatore più "stagionato" a fare da chioccia; a San Siro ci sarà anche Henry, all'ultima esibizione con la maglia dell'Arsenal prima di tornare negli USA e sarà un'insidia in più, visto che stiamo parlando di un grande campione che ha fatto la storia dell'Arsenal e non più tardi di sabato scorso ha segnato il gol vittoria contro il Sunderland.

Partita difficile e complicata quella che attende i rossoneri, ma la vittoria di Udine ha dato entusiasmo e nuova carica ad un ambiente che rischiava la depressione e lo scoramento dopo una serie di risultati negativi; al Friuli il Milan ha toccato il fondo, non solo per quanto riguarda la prestazione, almeno fino al gol del pareggio, ma anche per quanto riguarda gli indisponibili che hanno raggiunto la cifra record di 14; ora si ricomincia a rivedere la luce anche da quel punto di vista, cominciano i rientri, l'infermeria è un po' meno piena e Allegri recupera qualche giocatore fondamentale e un po' di possibilità di scelta per quanto riguarda la formazione, anche a centrocampo. Basti pensare che rispetto a Udine rientra un certo Ibrahimovic, ma pure Van Bommel (anche lui squalificato un turno in campionato) e, soprattutto, Boateng, assente dal derby del 15 gennaio; la sua assenza si è sentita in questo mese pieno di partite insidiose, perchè il Boa è un punto di forza di questa squadra e poterlo avere nuovamente a disposizione è importante, anche se dopo un'assenza abbastanza lunga non si possono pretendere subito miracoli. Da sottolineare anche i rientri di Abbiati fra i pali (anche se Amelia lo ha sostituito in modo egregio e a Udine ha permesso al Milan di rimanere in partita quando l'Udinese stava dominando) e di Nesta in difesa, che andrà a ricomporre con Thiago Silva quella che è ancora la coppia centrale più affidabile, nonostante il buon rendimento di Mexes. Insomma un Milan molto più competitivo e vicino a quello "tipo" in attesa di riavere anche Pato, Aquilani, Yepes e Flamini, mentre per i lungodegenti Cassano e Gattuso non sono ancora state ipotizzate date di rientro. Finalmente buone notizie, finalmente rientri importanti al momento giusto, perchè il già intenso mese di febbraio sta per entrare davvero nel vivo proprio con la sfida contro l'Arsenal e in attesa della partita scudetto del 25 contro la Juventus. Le prestazioni del Milan in queste ultime partite sono state molto condizionate dalla lunga lista di indisponibili, perchè Allegri non ha potuto fare turn-over e gestire le energie dei suoi giocatori in un periodo in cui si è giocato incessantemente ogni tre giorni: a Udine la differenza fra una squadra riposata che ha potuto preparare la partita per tutta la settimana e una che aveva giocato pochi giorni prima un'intensa semifinale di Coppa Italia contro la Juventus si è vista tutta in modo impietoso per i rossoneri, che correvano la metà, arrivavano sempre in ritardo sul pallone e venivano travolti dalla corsa e dal gioco in velocità della squadra di Guidolin; aver vinto una partita del genere ha del miracoloso e, forse, è un segnale del destino che non bisogna sottovalutare.

Ora arriva questa affascinante sfida di coppa, con la magica atmosfera che San Siro sa offrire in queste occasioni: stadio pieno, gran tifo, l'immancabile coreografia della Sud e la voglia del popolo rossonero di trascinare la squadra per tornare finalmente protagonisti in Europa, perchè la vera Champions League è quella ad eliminazione diretta e nelle ultime stagioni è sempre finita troppo presto per il Milan; una volta l'Europa era il terreno di caccia preferito per i rossoneri, poi è arrivato questo tabù inglese cha va finalmente sfatato e per riuscirci ci vuole una notte da grande Milan, una di quelle notti che tante volte abbiamo già vissuto in passato, ma che ci mancano, perchè negli ultimi anni sono state tante le delusioni e davvero poche le soddisfazioni in campo europeo. Ci vorrà un Milan ben diverso da quello di Udine e delle ultime partite; ci vorrà un Milan grintoso, determinato, attento, concentrato; ci vorrà un Milan con l'occhio della tigre o, se volete, un Milan con undici leoni che sappia ancora una volta gettare il cuore oltre l'ostacolo e sia più forte delle difficoltà e delle avversità. Ovviamente bisogna avere anche la saggezza e l'intelligenza di ragionare in ottica della doppia partita; in questi casi è importante non subire gol in casa più ancora che riuscire a segnare e, siccome abbiamo appena detto che il Milan sta recuperando giocatori importanti e con i rientri dovrebbe migliorare anche la condizione psico-fisica generale, è importante arrivare alla partita di ritorno con il discorso qualificazione ancora aperto e non compromesso da una sconfitta interna, come avvenuto contro il Tottenham nella scorsa stagione o prima ancora contro il Manchester United. La partita di Udine ha fatto capire che il Milan ha ancora molti problemi e sicuramente Allegri e i suoi ragazzi l'avranno analizzata attentamente per capire dove migliorare e cosa fare per contrastare al meglio un'altra squadra che corre molto e gioca un buon calcio. La speranza è che la squadra riesca a giocare al meglio delle sue possibilità, che i giocatori solitamente decisivi lo siano anche nelle partite importanti (vero Ibra?) e al resto ci penserà la spinta del pubblico, che deve tornare ad essere il dodicesimo uomo, a dare fiducia e coraggio alla squadra e a lottare insieme ai ragazzi per raggiungere un obiettivo importante; da troppo tempo i quarti di finale sono un tabù per il Milan, mentre una volta era quasi normale e naturale raggiungerli praticamente ad ogni stagione e allora cerchiamo di sfatare questo tabù e di tornare grandi anche in Europa, perchè il Milan è una grande d'Europa e basta guardare l'albo d'oro per capirlo. Vogliamo un grande Milan per una magica notte, non deludeteci ancora!