...Si ferma il tempo nella notte del diavolo: è tornata la Champions League

...Si ferma il tempo nella notte del diavolo: è tornata la Champions LeagueMilanNews.it
mercoledì 15 febbraio 2012, 18:30Focus On...
di Emiliano Cuppone

Notte da palpitazioni, serata da campioni, sfida di quelle attese per mesi: ritorna la Champions.
Tifosi rossoneri alle prese con le ansie europee, una giornata passata a lavoro o sui libri senza concludere nulla, senza ottenere alcun risultato concreto, perché la testa dei tifosi del diavolo è rivolta solo a San Siro ed a quei colori che stasera la squadra di Allegri dovrà difendere dall’offensiva inglese.
C’è da sfatare quello che negli anni ha preso le sembianze di un tabù, il passaggio del turno negli ottavi di Champions sembra uno scoglio insormontabile per gli ultimi Milan, usciti con le ossa rotte dalle sfide alle squadre d’oltremanica.
Le prevendite non hanno portato ad un tutto esaurito, almeno sino alla giornata di ieri, quando i tagliandi venduti erano pari a 56 mila, ma si attende che il pubblico sappia regalare l’ennesima notte da favola, a dispetto delle condizioni climatiche proibitive. Sarà il popolo rossonero a scaldare la serata intorno ad Ibra e compagni, ci penserà la platea delle grandi occasioni ad abbracciare i ragazzi di Allegri e sostenerli verso una vittoria che sarebbe fondamentale.
Notte da Milan, una di quelle in cui il diavolo indossa il vestito buono, sistema il look e prova a stupire tutti nel segno di una storia fatta di glorie europee. Più si avvicina l’appuntamento, più le voci Coro dell'Accademia di St.

Martin in the Fields (quelle che cantano l’inno della massima competizione europe) rimbombano nelle teste dei veri sostenitori del diavolo.
Giornate lavorative che si accorciano, permessi che si sprecano, i soliti amici che si radunano di fronte alla Scala del calcio o sui divani che si trasformano in vere e proprie arene per questo appuntamento laico eppure sacro. Mogli e fidanzate esasperate da questa spasmodica attesa, madri “irrispettose” che puntualmente chiamano i propri figli quando le squadre entrano in campo, fiumi di birra a quintali di pizza di fronte ad un televisore che trasmette molto più di una partita.
Un’emozione unica, una concentrazione rara, sentimenti che si confondono e stomaci che si contorcono, urla ed imprecazioni, nuvole di fumo e posacenere pieni per i fumatori, volume al massimo e tensione che si taglia a fette, sofferenza e passione, mani sul volto e braccia tese in aria, per chi sarà a San Siro e chi costruirà uno stadio di proprietà nel soggiorno: signore e signori è tornata la Champions League e beato chi ce l'ha.