Con i "Fab-six" in campo non si perde mai

Con i "Fab-six" in campo non si perde maiMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 16 febbraio 2012, 13:45News
di Andrea Fanigliulo

Si sa che il calcio è una materia soggetta ad opinioni e pareri diversi, e molto spesso anche in prestazioni come quelle di ieri sera che dovrebbero unire tutti i tifosi e tutti i critici/giornalisti sulla bontà e sull’efficacia dei 90°minuti giocati dal Milan, ci sono punti di vista differenti; ma una cosa è certa, nel calcio, così come nella vita quotidiana, i numeri, i dati e le statistiche spesso dicono tanto se non proprio tutto…del resto…“la matematica non è un’opinione”!
Da quando mister Allegri è seduto comodamente sulla panchina del diavolo, ed ha potuto schierare in campo la miglior squadra possibile, difficilmente ha deluso le attese e spesso il Milan è uscito dal campo vincente e con grandi prestazioni…vero Arsenal???
Ma, il dato che rimbalza di più agli occhi è un altro; con Abbiati tra i pali, Nesta (e da quest’anno sostituito degnamente da Mexes) e Thiago Silva in difesa, Van Bommel padrone della zona centrale di centrocampo, Boateng sulla trequarti ed Ibrahimovic in attacco, il Milan in 2 anni non ha mai perso, fatta eccezione per la sfida di Champion’s League giocata contro il Barcellona il 23/11/2011 e terminata con il punteggio di 3-2 per i Blaugrana. Una partita peraltro un po’ particolare, in cui forse si è pensato più allo spettacolo che a portare a casa il risultato.
Un dato significativo se si pensa al numero elevatissimo di partite giocate 24 e allo score, 20
vittorie, 3 pareggi e per l’appunto l’unica sconfitta in casa contro “i marziani”del Barca.

Se pensiamo che  tra quei tre pareggi ci sono quello di quest’anno alla prima giornata con la Lazio (2-2) e quello dello scorso anno a Roma (0-0) che ci ha regalato il 18° scudetto, allora vediamo in maniera chiara ed evidente come questa squadra a prescindere dall’avversario e dall’importanza della partita, non può fare a meno di questi uomini.  Sono la spina dorsale del Milan,  insostituibili ed imprescindibili –tutti per motivi diversi- e formano l’asse portante di un gruppo che comunque risulta essere in Italia il più forte e dopo ieri sera ,per chi ancora non se ne fosse accorto, tra i primi d’Europa.
I più attenti sicuramente si ricorderanno come nello sfortunatissimo ed episodico derby perso per 1-0 dal Milan un mese fa, i “Fab-Six” fossero comunque tutti presenti e in campo, ma…c’era un ma…
quella sera  vi era un’enorme e sostanziale differenza che spariglia e di molto le carte in tavola.
Infatti in quel derby di metà gennaio, Boateng fu impiegato sull’out di destra a centrocampo, con Emanuelson a svariare dietro le punte, una variazione tecnico tattica notevole , una diversità di ruolo e posizione che permise agli uomini di Ranieri d’imporsi con un “golletto” di Milito e al Milan di non creare tantissime occasioni da goal.
Il tutto naturalmente dettato dall’importanza di avere “big bang” Boateng lì davanti, dietro le punte, a fare pressing sui difensori e centrocampisti avversari e sfruttare, come spesso fa a regola d’arte, i filtranti di Ibra abile ad uscire dall’area di rigore e permettere gli inserimenti dei centrocampisti.
Il caro Prince..e di questo va dato grande merito a mister Allegri…ha trovato nel ruolo di trequartista la sua posizione ideale; posizione nella quale può esprimere tutto il suo strapotere fisico e punire spesso e volentieri i portieri avversari con tiri formidabili, dalla potenza devastante che stanno “spaccando” letteralmente  i legni delle porte avversarie.
Tiri che sono accompagnati anche da una precisione incredibile e che solo giocando in quella zona di campo il ghanese può scagliare senza pensarci più di tanto. Perciò ben tornato caro Boa…ci sei mancato, a te e agli altri fantastici 5..”lunga vita e tanta salute”, perché non c’è ne vogliano gli altri (tutti importanti e fondamentali in questa orchestra guidata splendidamente dal maestro Allegri), ma con voi in campo, tutti insieme e ai loro posti di combattimento, non perdiamo mai.