Niente sottrazioni...
C’era una volta il Milan incapace di risultare spietato negli appuntamenti che contano. C’era una volta il Milan piacione, che si accontentava di fare lo stretto necessario per portare a casa i tre punti. C’era una volta il Milan stanco e flemmatico, indolente e poco grintoso in fase di non possesso. E poi c’è il Milan che mercoledì sera ha schiantato l’Arsenal nell’andata degli ottavi di finale di Champions. I detrattori hanno vita facile nel ricordare che l’Arsenal di oggi ha poco a che vedere con quello del 2008 e dello scorso anno, ma a ben vedere si tratta di una annotazione che ha poco senso.
Un Milan così arrembante, così caparbio, così incontenibile, così determinato a giocare al massimo ogni singolo pallone, non lo avevamo mai visto dall’inizio della stagione. Nemmeno contro il Cesena e contro il Lecce, nemmeno contro l’Atalanta e contro il Siena: compagini che con l’Arsenal di qualche anno fa hanno da vedere ancora meno. Quel qualcosa in più non va dunque sottratto agli avversari, ma piuttosto aggiunto ai Campioni d’Italia, che dopo la rimonta di Udine orfana di Ibrahimovic, hanno ritrovato lo svedese e i suoi migliori amici: quei Robinho e Boateng che quando cominciano a girare, arrivano su un altro pianeta, portando con loro i cuori di chi ama i colori che indossano. Dieci, cento, mille di queste notti, sognare non è mai stato così bello.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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