Attenzione al testacoda!

Attenzione al testacoda!MilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
sabato 18 febbraio 2012, 14:54Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan gioca a Cesena l'unica partita teoricamente facile di questo impegnativo mese di febbraio e l'insidia peggiore è proprio il rischio di rilassarsi e andare incontro a brutte sorprese.

Dopo la splendida vittoria contro l'Arsenal in Champions League e in attesa della sfida scudetto contro la Juventus di sabato 25, il Milan ha finalmente la possibilità di tirare un po' il fiato con una partita sulla carta più semplice di quelle affrontate in questo intenso e impegnativo mese di febbraio e, poi, con un'intera settimana da dedicare all'allenamento e alla preparazione della partita più importante del campionato, cosa che non avveniva dai primi di gennaio, ovvero dalla settimana pre-derby. Ovviamente il rischio da evitare assolutamente è quello di rilassarsi troppo e pensare che a Cesena si vada a fare una passeggiata: i romagnoli sono ultimi in classifica insieme al Novara, ma nel campionato italiano non esistono partite facili e basta pensare a ciò che avvenne proprio a Cesena nello scorso campionato per rendersene conto ed evitare cali di tensione, sempre possibili, a maggior ragione dopo una serata entusiasmante e ricca di emozioni, una notte di Champions indimenticabile come quella che abbiamo appena vissuto mercoledì a San Siro, anche se ci vuole equilibrio nel giudicare le prestazioni e non basta una larga vittoria a far pensare che il Milan abbia risolto tutti i problemi e sia una squadra perfetta, così come non era giusto considerare in crisi fino a pochi giorni fa una squadra che faticava ad ottenere risultati perchè era rimaneggiatissima. Comunque il Milan si è riscoperto grande al momento giusto dopo un periodo difficile e complicato e ciò è avvenuto sia perchè sono rientrati giocatori importanti e decisivi, sia perchè probabilmente la preparazione invernale a Dubai era stata tarata proprio per permettere al gruppo di essere in perfetta forma a metà febbraio e ciò è puntualmente avvenuto; qualcun altro ha scelto di allenarsi poco nella sosta natalizia per essere brillante e pimpante al derby del 15 gennaio (che in effetti ha vinto), ma poi è crollato in modo indecoroso e colleziona delusioni su delusioni, mentre chi punta ad obiettivi più importanti di una stracittadina, ha rischiato di sacrificare il derby, come purtroppo è avvenuto, ma ora ha la giusta benzina nelle gambe per arrivare fino a fine stagione.

I rossoneri sono ancora in testa alla classifica (ma si tratta di un primato virtuale, perchè la Juventus deve ancora recuperare la partita di Bologna) e si recano sul campo dell'ultima in graduatoria; si tratta del classico testa-coda, ma questo termine si usa anche quando un'automobile sbanda e si gira su se stessa, compromettendo il suo cammino e questo è un rischio che il Milan deve scongiurare con una grande prestazione sul campo sintetico del Manuzzi. Allegri ha fatto allenare la squadra sul nuovo terreno sintetico di Milanello, del tutto simile a quello dello stadio di Cesena, quindi non avrà la necessità di far svolgere l'ultimo allenamento nello stadio dove si disputerà la partita, come, invece, aveva fatto in occasione della sfida di Novara, giocata poco meno di un mese fa su un terreno leggermente diverso da quello di Cesena. La classifica del campionato dimostra che giocare su un campo sintetico non è poi questo grande vantaggio per la squadra di casa, visto che Novara e Cesena, che giocano le partite casalinghe (quindi metà del campionato) su un terreno diverso da quello delle altre squadre, sono entrambe ultime a pari merito. Inoltre la partita di Novara ha dimostrato che una squadra tecnica come quella rossonera si trova bene su un campo senza irregolarità e che permette di giocare tranquillamente palla a terra senza rischi di rimbalzi irregolari, di scivoloni improvvisi o di tranelli causati dalle buche o dalle zolle che si alzano quando meno te l'aspetti, quindi non dovrebbe causare eccessivi problemi il fatto di dover giocare per la seconda ed ultima volta su un campo sintetico.

Purtroppo continua il via-vai in infermeria e non c'è stato nemmeno il tempo di godersi la soddisfazione per qualche rientro eccellente che subito sono arrivati altri infortuni: Seedorf, uscito dopo poco più di dieci minuti mercoledì scorso, dovrà stare fermo almeno un mese per un problema muscolare; Mexes è acciaccato per un'infiammazione al ginocchio operato e, forse, troppo sollecitato con quattro partite giocate consecutivamente, cosa obbligata per l'assenza di Nesta (e Yepes) e poi ci sono i "freschi" problemi muscolari di Boateng e Pato, che hanno affrettato il recupero per essere disponibili contro l'Arsenal e hanno avuto ricadute che erano prevedibili e non possono esser rischiati a Cesena per evitare problemi più gravi. Non torna a disposizione nemmeno Nesta (problemi ad un ginocchio), quindi l'assenza di Mexes provoca un po' di emergenza (giocherà uno fra Bonera o il rientrante Yepes) mentre a centrocampo adesso c'è un po' più di abbondanza e il lungo stop di Seedorf (almeno un mese) crea meno problemi; purtroppo anche Clarence ha dovuto giocare molto in questo periodo per l'estrema emergenza a centrocampo (per un paio di partite Allegri ha avuto a disposizione solo quattro centrocampisti per quattro posti, se non è emergenza questa...) e nemmeno lui era in perfetta forma, visto che aveva dovuto saltare parte della preparazione a Dubai per un'infiammazione da curare e quando i muscoli non sono perfettamente allenati, vengono sollecitati troppo e ci sono temperature rigide, il rischio di infortuni aumenta notevolmente. I dubbi di formazione sono i soliti: il lato sinistro della difesa (favorito Mesbah), il centrale di centrocampo (ballottaggio Ambrosini-Van Bommel con il primo in vantaggio) e, soprattutto, l'attacco, dove Allegri sta sfogliando la margherita per decidere chi schierare dall'inizio; l'ottimo finale di partita giocato da Maxi Lopez a Udine, forse ha definitivamente convinto l'allenatore a lanciarlo finalmente dal primo minuto, anche perchè l'argentino è l'unico a poter tentare di assomigliare a Ibrahimovic, ovviamente con altre caratteristiche e diverso rendimento, ma in grado come lui di dare profondità al gioco, proteggere il pallone, far salire la squadra e, cosa che non fa mai male, buttarla dentro. Inoltre Maxi è rimasto fuori in Champions, dove poteva giocare Ibra, quindi è riposato e bello carico per far bene e dimostrare il suo valore. Non essendoci impegni infrasettimanali, Allegri non ha l'esigenza di fare turn-over, anche perchè non ha moltissima scelta: dovrebbe lanciare Muntari (finalmente a disposizione dopo la Coppa d'Africa) titolare a centrocampo con Emanuelson trequartista e scegliere chi affiancare a Maxi Lopez fra Robinho (in crescita e galvanizzato dalla doppietta all'Arsenal) e lo scalpitante El Shaarawy, a meno che non scelga di schierare una formazione offensiva con Robinho alle spalle del duo "con la cresta" (Maxi Lopez-El Shaarawy). Il miglior Milan possibile per non snobbare una partita solo apparentemente facile e sarà importante avere il giusto approccio alla sfida per evitare problemi, perchè spesso in questa stagione il Milan ha "regalato" il primo tempo agli avversari ed è stato costretto ad affannose rimonte (epica quella di Lecce da 0-3) non sempre riuscite in pieno. Il duello con la Juve continua punto a punto sul filo del rasoio, la classifica è incompleta e non permette di fare calcoli esatti, quindi non resta che vincere il più possibile, anche perchè i rossoneri devono compensare con tante vittorie contro le cosiddette "piccole" i risultati deludenti ottenuti negli scontri diretti fino a questo momento (Udine a parte). Insomma a Cesena non c'è alternativa alla vittoria, per mantenere alto l'entusiasmo che si è scatenato dopo il trionfo sull'Arsenal e arrivare lanciati allo scontro diretto contro la Juventus, anche perchè, a giudicare dal nervosismo che si percepisce in casa bianconera, questo Milan comincia a far paura, ma attenzione al "testacoda", perchè quando si scivola e ci si gira su se stessi ci si può far male e si può compromettere la gara...