...Fra assenze e scelte obbligate il Milan di Allegri alla prova del nove

...Fra assenze e scelte obbligate il Milan di Allegri alla prova del noveMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 18 febbraio 2012, 22:00Focus On...
di Emiliano Cuppone

Arriva la delicatissima sfida di Cesena, il sintetico del Manuzzi si è rivelato un’insidia già lo scorso anno quando l’armata di Allegri fu battuta e messa sotto dai neopromossi bianconeri.
In attesa del match dell’anno in campionato contro la Juventus, il Milan deve fare di nuovo fronte a diverse assenze importanti, alcune forse figlie di prudenza in vista proprio dello scontro al vertice. In difesa mancherà Mexes, vera colonna in quest’ultimo periodo, ed Alessandro Nesta, tenuto a riposo forse più per precauzione che per altro. Si fermano anche Boateng e Pato, rivisti in Champions, ma alle prese con un affaticamento muscolare figlio anche degli sforzi per tornare in tempo per l’Europa.
Massimiliano Allegri dovrà rinunciare anche a Zlatan Ibrahimovic, con la speranza che la giustizia sportiva glielo restituisca in tempo per sabato prossimo. Scelte obbligate ancora una volta per il livornese, il Conte Max dovrà gettare nella mischia l’ultimo arrivato, quel Sulley Muntari che è apparso davvero entusiasta della possibilità di vestire la maglia rossonera.
Salutata per un mese l’esperienza e la classe di Clarence Seedorf, il centrocampo dovrebbe essere affidato a Nocerino, Ambrosini ed Emanuelson (magari a sinistra dove ha reso benissimo in coppa), in avanti si vedrà per la prima volta dal primo minuto Maxi Lopez, al suo fianco uno fra il brillante Robinho ammirato mercoledì, ed il provvidenziale El Shaarawy visto una settimana fa.
Massimiliano Allegri dovrà fare di nuovo ricorso alle “seconde” linee, dovrà scavare nella voglia di campo di giocatori meno utilizzati, nella freschezza dei giovani e nella voglia di riscatto di un “emarginato” nerazzurro.

Sono gli uomini che piacciono ad Allegri, bravissimo a gestire i campioni, ma forse anche di più a sfruttare le “riserve”, motivarle e spronarle a dare il massimo, almeno stando a quanto visto lo scorso anno, quando gente come Yepes seppe fare la differenza in sfide importanti.
Il Milan dovrà mantenere alta l’attenzione, il match con i romagnoli è propedeutico al big match della prossima settimana, servono i tre punti per tenere ancora a distanza i bianconeri e magari sferrare il sorpasso definitivo fra sette giorni. Serve un Milan concreto e compatto, convinto di fare male all’avversario, serve concentrazione ed abnegazione, serve quello spirito che abbiamo ammirato mercoledì sera, quello che ha annichilito un Arsenal apparso irriconoscibile a San Siro.
Fra scelte obbligate e defezioni il Milan di Allegri deve trovare quello spirito battagliero che gli ha regalato il diciottesimo titolo tricolore, serve il pressing e la verticalizzazione, serve la spada più che il fioretto, serve una grande squadra ed una grande prestazione, il tutto per guadagnare punti e fiducia prima del vero viatico di un campionato quanto mai in bilico. Dopo le vittorie su Udinese ed Arsenal il Milan è chiamato alla prova del nove, deve confermare la crescita e la grinta ritrovata, deve rimettere sui giusti binari un campionato che ha visto più volte i rossoneri a rischio deragliamento, serve continuità di risultati e di gioco per un Milan che deve puntare sempre più in alto.