Al mercato mi porto Galliani
Essere al posto giusto al momento giusto. Muntari al Milan, Muntari pronto sulla ribattuta di Antonioli. 1 a 0 e gara in discesa. La macchina si muove alla perfezione, come un orologio svizzero, gli ingranaggi funzionano e tutto scorre. Leggendo la formazione qualcuno potrebbe storcere il naso, non per le scelte di Allegri ma per le numerose assenze che lasciano spazio alle così dette "riserve". Mesbah, Bonera, Muntari, Ambrosini, Emanuelson e Maxi Lopez si comportano egregiamente contribuendo a portare a Milano tre punti importanti in chiave scudetto su un campo storicamente difficile. I rossoneri si confermano ammazza-piccole. Escluse le prime sei della classe il Diavolo ha sempre ben figurato rimediando un pari a Bologna per 2 a 2 e uno 0 a 0 a Firenze. In tempo di crisi l'italiano medio si ritrova ad acquistare presso i discount scoprendo, nonostante il prezzo conveniente, pietanze di qualità.
Lo stesso è successo al mercato del Milan. Il fair play finanziario ha spinto Galliani ad acquistare bene. Mesbah, Maxi Lopez, Nocerino, Muntari, chi più chi meno, sono l'esempio di come un direttore sportivo si dovrebbe muovere. Cecchino infallibile. Al mercato rionale con 5 € svaligerebbe il banco pesce, frutta e verdura, sfamerebbe 10 famiglie che alla fine del pasto ringrazierebbero con un poco delicato ruttino. Prende la mira e porta a casa, neanche alla pesca di beneficenza. Nonostante la lunga lista di assenti, i rossoneri possono contare su una rosa importante per numero e qualità. Se è vero che: "Chi sbaglia, paga", Galliani ha risparmiato e non poco…
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