Il Giorno dei Giorni

Il risveglio a Milanello, il giorno dopo la vittoria di Cesena, deve essere stato uno dei più dolci della stagione. Dinamismo, corsa e bel gioco: Allegri ritrova il suo Milan a pochi giorni dalla sfida-verità contro la Juventus, l’unica squadra in Europa ancora imbattuta e che ai rossoneri ha già fatto tanto male con le doppiette di Marchisio, nella partita del girone d’andata, e del nuovo arrivato a Vinovo, Martin Caceres, nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. Qualcosa è davvero cambiato dal ribaltone di Udine: terrificante uno-due Maxi Lopez-El Shaarawy e neutralizzata la rete del momentaneo vantaggio di Totò Di Natale, quando ormai sembrava notte fonda per un Milan lento, prevedibile e privo dei suoi leader più rappresentativi, Ibrahimovic e Boateng. Già, Ibra e Boateng, i trascinatori della squadra che ha deliziato l’Europa con il poker rifilato all’Arsenal di Arsene Wenger.

Se da un lato l’impegno in Champions League, obiettivo da sempre conclamato dalla società di via Turati, potrebbe affievolire le energie del Milan e favorire la Juventus nella corsa al tricolore, dall’altro aiuta a ritrovare motivazioni ed entusiasmo: è il caso di Robinho, rinato dopo la doppietta contro i Gunners e ancora protagonista nella trasferta di Cesena con gol, balletti e sorrisi. Il Milan, quindi, in attesa di conoscere quale sarà il verdetto della Corte Federale della Giustizia Sportiva chiamata a rispondere al ricorso presentato dalla società rossonera per la squalifica di Ibra, si presenta al big-match di San Siro in condizioni diverse rispetto a quello del 2 ottobre 2011 dello Juventus Stadium, grazie al gioco ritrovato e il morale alle stelle. La Juventus non smette di stupire, il Diavolo è tornato a far paura: la resa dei conti è più vicina che mai.